Un mucchio di monete antiche e gemme è stato portato alla luce in uno sforzo archeologico in corso per esplorare l’antica città di Claderna, descritta dalle autorità come un “luogo magico” che custodisce reliquie risalenti a 2.000 anni fa, segnando l’ultima scoperta di un tesoro.
Situata nell’attuale Bologna, Claderna un tempo era un vivace centro culturale e commerciale e aveva legami diretti con Roma. Si dice che l’antica città sia esistita dal II al VI secolo a.C Museo ClaternaSi rileva che la vivace città un tempo aveva diverse aree comuni, tra cui un mercato, una basilica e un teatro, nonché un sobborgo fuori dal centro cittadino.
Il sito archeologico attualmente in fase di esplorazione a Claderna copre un’area di circa 44 acri – e i funzionari affermano che i reperti rinvenuti finora provengono solo dal 10% dell’area. Al di fuori di un’area relativamente piccola, il resto deve ancora essere completamente esplorato.
Precedenti progetti di scavo nel sito dell’antica città hanno portato alla luce i resti di quello che era un antico centro metropolitano, gli archeologi hanno scoperto strade e una struttura termale con mosaici colorati e un grande teatro tra le rovine, ha detto il Ministero della Cultura italiano. disse In un comunicato stampa diffuso il 10 novembre, alcuni degli ultimi ritrovamenti includono 3.000 monete d’argento e d’oro e 50 gemme colorate, iscritte con simboli in onore di varie divinità.
Una moneta d’argento, una moneta standard dell’antico Impero Romano chiamata quinario, è stata ritrovata in un pavimento nell’auditorium del teatro di Claderna e datata al 97 a.C. Il Ministero della Cultura ha affermato che il “raro ritrovamento” rafforza le stime sulla data di costruzione del teatro, nel I secolo aC.
Tali ritrovamenti potrebbero essere la prova dell’importante passato di Claderna e del suo rapporto con Roma, che potrebbe essere significativo, ha affermato il Ministero della Cultura. Lucia Borgonzoni, sottosegretario del Ministero, ha paragonato le nuove scoperte di Claderna alla “Pompei del Nord”, citando la vasta area esplorata, la qualità dei reperti scoperti fino ad oggi e la loro potenziale importanza per la storia.
Borgonzoni ha affermato che oltre a continuare gli scavi, il Ministero della Cultura di Bologna e il Curatore si coordineranno con le organizzazioni locali nell’area attorno al sito archeologico per educare il pubblico su Claterna.
“Intendiamo realizzare una serie di attività che coinvolgano aziende e istituzioni locali, pensate per portare innanzitutto ai giovani la conoscenza di questo luogo magico e ricco di storia e per attirare visitatori da tutto il mondo”, ha detto Borgonzoni. Nel rapporto.
I funzionari stanno anche discutendo possibili piani per riportare l’antico teatro di Clutton “alla sua funzione originaria di luogo di intrattenimento”.
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