Ma il suo ministro delle finanze di lunga data, Wolfgang Schäuble, è stato anche uno dei principali attuatori delle politiche che proteggono le banche tedesche mentre imponevano una dura austerità all’Europa meridionale. All’epoca, la Germania si rifiutò di sostenere l’idea di un debito collettivo europeo – una posizione che la Merkel ha abbandonato l’anno scorso, di fronte alle ricadute di una pandemia che minacciava l’unità europea.
Anche Merkel ha avuto un po’ di fortuna dalla sua parte. Gli ex stati comunisti della Germania dell’Est furono fortemente colpiti durante il suo mandato. La Merkel ha beneficiato delle riforme fatte dal suo predecessore, Gerhard Schroeder, che hanno reso più facile per le aziende assumere e licenziare e fare pressione sui disoccupati affinché accedano a lavori a bassa retribuzione.
La riforma economica di Schroeder ha portato a un forte calo della disoccupazione, da oltre l’11% quando la Merkel è entrata in carica a meno del 4%. Ma i cambiamenti erano impopolari perché indebolivano i regolamenti che proteggevano i tedeschi dai licenziamenti. Hanno spianato la strada alla sconfitta del signor Schroeder da parte della signora Merkel nel 2005.
La lezione che hanno imparato i politici tedeschi è stata che era meglio non manomettere i privilegi dei tedeschi, e la signora Merkel spesso non lo faceva. Molti dei posti di lavoro creati erano poco remunerativi e offrivano limitate opportunità di mobilità verso l’alto. Il risultato è stato anche un aumento della disuguaglianza sociale, con una popolazione che invecchia sempre più minacciata dalla povertà.
“Negli ultimi 15-16 anni, abbiamo assistito a un netto aumento del numero di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà e a rischio”, ha affermato Marcel Fratzcher, economista presso il DIW Research Institute di Berlino. “Sebbene gli anni 2010 abbiano avuto successo in termini economici, non tutti ne hanno beneficiato”.
L’incapacità della Merkel di investire di più in infrastrutture, ricerca e istruzione, nonostante il suo background di medico, riflette l’avversione della Germania per il debito pubblico. Il signor Schaeuble, in qualità di ministro delle finanze, ha imposto una disciplina fiscale che dava priorità alle eccedenze di bilancio rispetto agli investimenti. Anche il parlamento tedesco, controllato dal partito della Merkel, ha sancito per legge il pareggio di bilancio, il cosiddetto freno al debito.
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