Il governo delle Isole Salomone avrebbe confermato che vieterà ad alcuni giornalisti stranieri l’ingresso nel Paese, annunciando che saranno banditi i giornalisti che “insultano” o si impegnano in “profilazioni razziali” attaccando le sue relazioni con la Cina.
i punti principali:
- Le Isole Salomone hanno messo in guardia i giornalisti stranieri che non seguono “protocolli appropriati” di non entrare nel Paese
- L’ufficio del Primo Ministro ha accusato Four Corners di diffondere “disinformazione” e “informazioni pre-danneggiamento”.
- Alcuni giornalisti delle Isole Salomone sono già sempre più preoccupati per l’erosione della libertà di stampa nel paese
L’ufficio del primo ministro Manasseh Sogavari ha ripetutamente rimproverato il programma Four Corners della ABC, che ha esplorato la crescente presenza della Cina nelle Isole Salomone.
Mercoledì, l’ufficio di presidenza ha rilasciato una dichiarazione insolita e lunga di nuovo contro la National Broadcasting Corporation e i Four Corners, accusando il programma di essere coinvolto in profili razziali e “uso deliberato della disinformazione e distribuzione di informazioni prevenute”.
La ABC ha già respinto le accusedicendo che resta sul ring e sottolinea che i principali intervistati erano isolani delle Salomone che hanno sollevato preoccupazioni sulla presenza della Cina nel paese, non esperti stranieri.
Ma la dichiarazione dell’ufficio di Sogavari insiste sul fatto che il controllo della ABC sulle azioni della Cina nelle Isole Salomone equivale a un “profilo razziale”, dichiarando che l’emittente stava “cercando di dire al popolo delle Isole Salomone che il governo delle Isole Salomone si sta aprendo a partner che non sono, secondo l’ABC, che sono bianchi e non gestiscono una democrazia, sono sbagliati, inappropriati e corrotti”.
Sembra quindi utilizzare questa affermazione come base per vietare l’ingresso ai giornalisti, affermando che “la costituzione delle Isole Salomone protegge le Isole Salomone dalla discriminazione razziale e il governo delle Isole Salomone garantirà l’eliminazione delle pratiche razziste nelle Isole Salomone”.
“L’ABC o altri media stranieri devono capire che il modo in cui i giornalisti possono agire negli altri [countries] Non dà loro il diritto di operare allo stesso modo nel Pacifico”.
“Il Pacifico non è come l’Australia o gli Stati Uniti. Quando scegli di venire nelle nostre isole del Pacifico, sii rispettoso e gentile e segui i protocolli appropriati”.
“Tali organizzazioni o giornalisti con tali qualità non potranno entrare nelle Isole Salomone e in altri Stati insulari del Pacifico”.
La dichiarazione non ha fornito alcun dettaglio su come sarebbe stato implementato esattamente questo divieto, o in particolare quali restrizioni potrebbero essere imposte ai corrispondenti esteri.
Non è chiaro esattamente quando si applicheranno le nuove regole, se siano state redatte delle linee guida o se si applicheranno a tutti i giornalisti stranieri.
Attualmente, gli australiani che desiderano entrare nel Paese, compresi i giornalisti, possono richiedere un visto all’arrivo.
Sogavari solleva ‘preoccupazioni’ sulla copertura
La ABC ha rivelato per la prima volta all’inizio di questa settimana che le Isole Salomone potrebbero imporre nuove restrizioni ai giornalisti stranieri considerati ostili al governo.
La ABC ha anche rivelato che i funzionari degli affari esteri si erano lamentati con l’Alto Commissario australiano Lachlan Strahan in merito al programma Four Corners, sebbene l’ufficio di Sogavari avesse insistito sul fatto che il governo non avesse “convocato” il dottor Strahan, ma semplicemente sollevato preoccupazioni sul programma in una “conversazione Jeera”.
Non è chiaro cosa i funzionari abbiano fatto pressioni sul dottor Strahan sulla scia dell’episodio di Four Corners. La ABC ha l’indipendenza editoriale dal governo federale, il che significa che ministri e alti funzionari non possono esercitare alcun controllo su ciò che trasmetti in onda.
Ma la dichiarazione del primo ministro afferma che il governo era “profondamente preoccupato per il fatto che tale materiale offensivo venga prodotto dalla ABC e che possa essere trasmesso negli Stati insulari del Pacifico”.
Alcuni giornalisti delle Isole Salomone sono già sempre più preoccupati per l’erosione della libertà di stampa nel paese.
Il governo delle Isole Salomone si è mosso per sostituire il consiglio di amministrazione della SIBC radiotelevisiva finanziata con fondi pubblici e ha privato l’organizzazione del suo status di società di proprietà statale, nonostante insistesse sul fatto che non avrebbe tentato di controllare alcun contenuto editoriale.
Sta inoltre studiando la possibilità di creare un giornale di proprietà statale, che potrebbe avere gravi implicazioni finanziarie per i media privati nelle Isole Salomone.
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