Il 1982 è stato l’anno in cui è stata organizzata la prima Coppa del Mondo in Spagna. E ‘stato il terzo anno di coronamento dell’Italia nel torneo, l’ultimo trofeo vinto nel 1838 per più di 40 anni. La vittoria è stata ovvia, soprattutto dopo un inizio travagliato nella fase a gironi. Il Nacionale ha battuto in finale la Germania Ovest (3-1). I 90 minuti della Squadra Azura tornano a quota undici durante i Mondiali 82.
Dino Jaffe è uno dei più grandi portieri della storia del calcio. Il famoso portiere della Juventus ha stabilito un record nella storia del calcio vincendo il Mondiale all’età di 40 anni. Per la storia, «SuperDino» giocherà il suo ultimo test match all’età di 41 anni.
L’intrattabile Claudio Gentile. È considerato uno dei difensori più duri della storia. Non ha deluso gli avversari, soprattutto durante la partita quando un certo Diego Armando Maradona ha schiacciato la faccia.
Gentle è nato in Libia nel 1953, ma i suoi genitori erano siciliani. Diventerà una vera “pantiera” (leggenda) nella storia della Juventus, giocando oltre 400 partite e vincendo 6 scudetti.
Fulvio Colovatti formò in maniera molto solida questo famoso trio difensivo durante il Mondiale 82 con Scirea e Gentile. 7 partite sotto il suo controllo durante il torneo. Maestro artigiano che ha vinto il 3° titolo italiano in Coppa del Mondo.
Uno dei migliori difensori della storia del calcio è Gaetano Scircia. Vera leggenda della Juventus e del calcio italiano, il nativo di Cernasco sul Naviglio ci ha lasciato il 3 settembre 1989 all’età di 36 anni in un incidente stradale in Polonia.
Vero pilastro difensivo, lo Scirea trasudava classe ed estro. Eccellente signore.
Caprini è una vera leggenda della Juventus con oltre 400 partite giocate con la maglia bianconera. Il cremonese sarebbe poi diventato uno dei più grandi protagonisti del successo italiano.
Molto efficace e prezioso in fase difensiva ma anche offensiva. Per la cronaca fu soprannominato “il bel ragazzo degli Azzurri” perché fece innamorare più di una donna di lui.
Gabriel Orieli ha iniziato nelle partite più importanti di questi 82 Mondiali. Profilo difensivo, sarà uno dei principali protagonisti del recupero in ambito italiano. Un perfetto esempio di demolitore di palloncini.
Giuseppe Bergomi ha giocato tutta la sua carriera all’Inter dal 1980 al 1999. Nel 1982, quando l’Italia vinse la corona, Pepe aveva solo 18 anni, 6 mesi e 17 giorni. Non partirà all’inizio del torneo, ma giocherà la semifinale contro la Polonia e la finale contro la Germania Ovest per l’infortunio di Fulvio Colovatti.
Marco Tortelli è stato un giocatore chiave per Enzo Pierzod come allenatore del Nacional durante i Mondiali del 1982. Considerato un giocatore solido, con la Juventus avrebbe vinto molti trofei.
A Tortelli piace segnare in finale: ha segnato l’unico gol nell’andata della finale di Coppa UEFA contro l’Athletic Bilbao e nella finale di Coppa del Mondo contro la Germania Ovest con una vittoria per 2-0. La sua festa dopo quel gol vivrà per sempre nella storia del calcio italiano.
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Bruno Conti è il detentore indiscusso della Nazionale 82. Ha un legame speciale con l’AS Roma, dove ha giocato oltre 300 partite.
“Pablito”, il miglior giocatore del torneo. Paolo Rossi finirebbe come capocannoniere del torneo con 6 gol. Un inizio di torneo travagliato per il senese avrebbe poi complicato le cose per l’attaccante italiano.
Una tripletta contro il Brasile, due gol contro la Polonia e un gol in finale. Nello stesso anno è stato anche votato Pallone d’Oro. Un pensiero per questo grande eroe che ci ha lasciato il 9 dicembre 2020 all’età di 64 anni.
Il Mondiale 82 sarebbe stato sicuramente diverso senza Francesco Graziani. La ragione? Ha segnato questo famoso gol di testa davanti ai Chickens contro il Camerun, quindi si è qualificato per il secondo turno della competizione al Nacional.
Graziani, laziale, ha vinto l’ultimo scudetto del Toro fino ad oggi (stagione 1975-76). A differenza di molti giocatori dell’epoca, non ha mai giocato per Juventus, Inter o Milan.
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