I titoli azionari europei sono scesi martedì dopo che i dati sull’inflazione francese e spagnola più forti del previsto hanno aggiunto all’incertezza degli investitori sul ritmo degli aumenti dei tassi di interesse da parte delle principali banche centrali.
Lo Stoxx 600 regionale, l’indice Dax tedesco, il Cac 40 francese e il FTSE 100 sono tutti scesi dello 0,5%.
Il tasso di inflazione della Francia è stato del 7,2% nell’anno fino a febbraio, rispetto al 7% del mese precedente. Gli economisti non si aspettavano alcun cambiamento. In Spagna, i prezzi al consumo sono aumentati del 6,2% nell’anno fino a febbraio, rispetto all’aumento del 5,9% di gennaio e molto superiore al calo al 5,5% previsto dagli economisti.
Mabrouk Shatwan, responsabile della strategia di mercato globale di Natixis Investment Managers, ha dichiarato: “Il calo di oggi è stato spiegato dai dati sull’inflazione in Spagna e Francia, ed è chiaro che le conseguenze per le azioni sono negative”. “La domanda è per quanto tempo e fino a che livello saliranno i tassi di interesse, e anche se ci sarà un effetto diffuso dal mercato del lavoro”.
Nel frattempo, i futures USA sono scesi, con le blue-chip S&P 500 e il pesante Nasdaq Composite in calo dello 0,3%.
Lunedì ha visto il rilascio di un’altra serie di dati economici che indicano la forza dell’economia statunitense. Gli ordini di beni strumentali non per la difesa, esclusi gli aerei – un indicatore molto seguito per gli investimenti delle imprese – sono aumentati dello 0,8% a gennaio rispetto al mese precedente, ben al di sopra delle aspettative degli economisti.
Lunedì, tuttavia, le azioni hanno registrato un rimbalzo dopo il loro più grande calo settimanale in due mesi.
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