Di Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) – Quest’anno l’Italia ha raccolto circa 2,8 miliardi di euro (3,07 miliardi di dollari) in tasse impreviste sulle compagnie energetiche, hanno detto lunedì a Reuters persone che hanno familiarità con la questione.
Prendere le tasse leggermente al di sopra delle aspettative del governo. Il Tesoro ha stimato a dicembre che la tassa avrebbe fruttato circa 2,6 miliardi di euro.
Un portavoce del Tesoro ha dichiarato di non poter confermare i numeri perché non sono ancora definitivi.
L’aliquota fiscale è pari al 50% della quota di reddito d’impresa per il 2022 ed è superiore di almeno il 10% rispetto al reddito medio registrato tra il 2018 e il 2021.
Secondo i termini previsti dalla finanziaria 2023, circa 7.000 produttori e venditori di energia elettrica, gas e benzina sono stati tenuti al pagamento dell’imposta.
La scadenza generale per il pagamento era la fine di giugno, sebbene ad alcune società fosse consentito fino a luglio.
Un’imposta sugli utili straordinari quest’anno ne ha sostituita una nel 2022 che ha fruttato una somma di denaro simile ma ha attirato critiche e rifiuti di pagare da diverse società.
Il ministro dell’Energia Gilberto Picetto Frattin ha dichiarato la scorsa settimana di essere fiducioso che il governo possa evitare il ripetersi di tali accuse in futuro, poiché gli aumenti dei prezzi dell’energia si stanno gradualmente attenuando.
Il contratto olandese del primo mese, punto di riferimento per il mercato europeo del gas, lunedì si aggirava intorno ai 32 euro per megawattora (MWh), in netto calo rispetto ai 70 euro dell’inizio del 2023 e al picco di circa 340 euro/MWh nell’agosto 2022, quando le forniture diminuirono Gas russo all’indomani dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.
L’Italia ha promesso di eliminare gradualmente la politica fiscale espansiva adottata dal 2020 sulla scia della pandemia di COVID-19 e della crisi energetica.
Il governo del primo ministro Georgia Meloni punta a un deficit nel 2023 del 4,5% del PIL, quasi la metà dell’8,0% del 2022, ma le finanze pubbliche quest’anno sono partite male.
($ 1 = 0,9120 euro)
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