(XINHUA) – ROMA, 17 lug. L’Italia ha presentato oggi nuove misure per proteggere le persone colpite da quella che si prevede sarà l’estate più calda del Paese.
In una circolare, il ministero della salute ha delineato una serie di raccomandazioni per aiutare i governi regionali del Paese a gestire gli effetti della grave ondata di caldo che sta attanagliando il Paese.
Le temperature hanno raggiunto o si sono avvicinate a livelli record in alcune parti d’Italia, superando i 48 gradi Celsius nelle regioni insulari della Sicilia e della Sardegna e nella parte meridionale della Puglia.
Lunedì, 17 grandi città italiane erano in allerta rossa, tra cui Bologna, Firenze, Napoli, Palermo, Roma e Venezia. Si prevede che molte altre città rimarranno in allerta rossa nei prossimi due giorni, il che significa che il caldo potrebbe influire sulla salute anche dei giovani e in buona salute.
Il ministero della salute ha raccomandato agli ospedali statali di implementare uno speciale “codice termico” nei pronto soccorso, che fornirà un accesso rapido e speciale a coloro che sono ricoverati con colpo di calore o altri problemi di salute legati al caldo.
La circolare raccomanda di creare squadre speciali per ridurre il carico sui pronto soccorso ospedalieri fornendo assistenza di emergenza a domicilio agli anziani e ad altri gruppi vulnerabili. Altre misure includono l’aumento dell’orario di lavoro dei medici quando le circostanze lo richiedono.
L’attuale ondata di caldo è la terza a colpire l’Italia quest’estate. Sebbene il clima più caldo sia iniziato più tardi quest’anno rispetto a un anno fa, è ancora intenso, con temperature elevate anche di notte.
La scorsa settimana, il Barcelona Institute for Global Health ha pubblicato uno studio peer-reviewed che ha stimato 18.000 morti per cause legate al caldo in Italia lo scorso anno, più che in qualsiasi altro paese europeo. Il bilancio delle vittime stimato in Europa lo scorso anno è stato vicino a 62.000.
Il ministero ha affermato che le nuove misure raccomandate rimarranno in vigore fino al 15 settembre, anche se potrebbero essere revocate a livello regionale o nazionale se le circostanze dovessero cambiare.
I funzionari sanitari hanno avvertito le persone nelle aree più colpite dal caldo estremo di rimanere in casa durante la parte più calda della giornata, cercare l’ombra quando fuori, rimanere idratati e mangiare pasti leggeri.
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