sabato, Novembre 16, 2024

L’Italia chiede la restituzione di sette reperti del Louvre – ARTnews.com

Funzionari del governo italiano, che sovrintende ai beni culturali, chiedono la restituzione di un gruppo di sette antichi manufatti custoditi al Louvre che si ritiene siano stati saccheggiati.

In una dichiarazione a una pubblicazione francese le MondeIl direttore del museo, Laurence des Cars, ha confermato che un gruppo di manufatti è in fase di revisione da parte dei ricercatori per problemi di provenienza, affermando che il Louvre gestisce tali casi “con rigore e chiarezza”.

La mossa segue un primo incontro a febbraio con funzionari italiani, tra cui il ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano, per discutere la restituzione dei manufatti, tra cui un’anfora nera del V secolo e vasi greci dal IV al VI secolo a.C.

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Molte delle opere segnalate dal Ministero della Cultura sono legate ad antiquari caduti in disgrazia che operavano negli anni ’80 e ’90. le Monde segnalato. Alcune delle opere acquisite dal Museo tra il 1982 e il 1998, quando gli standard sulla ricerca della provenienza erano più rilassati, sono riconducibili ai mercanti Giacomo Medici e Gianfranco Pecina. Nel 2005, entrambi sono stati accusati di spaccio di antichità.

Le mosse arrivano mentre i musei occidentali enciclopedici vengono chiamati a rivedere le collezioni per problemi di restauro. I casi di rimpatrio sono spesso complesse attività legali in Francia, dove i manufatti che fanno parte di collezioni istituzionali statali sono protetti dalla rimozione senza il permesso del governo.

A settembre, il Ministero della Cultura italiano ha fornito un elenco di opere della collezione del Louvre nell’ambito di una formale richiesta di rimpatrio. Questi includono un cratere del V secolo e una testa di Eracle dell’antica città etrusca di Cervetari.

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Nel 1987 il cratere acquisito è stato scoperto da esperti e gli archeologi del Ministero della Cultura italiano hanno trovato un collegamento con Pecina. L’archivio fotografico di Becchina è stato sequestrato dalle autorità svizzere nel 2001 e consegnato alle forze dell’ordine italiane. Un altro archivio relativo ai Medici è stato utilizzato dalle autorità italiane come prova in un caso di alto profilo in Italia nel 2005.

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