Carabinieri/Getty Images
Matteo Messina Denaro è stato arrestato in Sicilia il 16 gennaio dopo quasi 30 anni di latitanza.
CNN
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Il boss mafioso, che ha trascorso quasi tre decenni eludendo le forze dell’ordine prima del suo arresto a gennaio, è morto mentre riceveva cure mediche, secondo quanto riportato dai media italiani.
Matteo Messina DenaroL’uomo, ritenuto aver ordinato dozzine di omicidi legati alla mafia per il gruppo criminale Cosa Nostra, è morto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove era in cura per un cancro al colon, ha riferito lunedì la radio pubblica RAI.
Prima del suo arresto in una clinica privata a Palermo a gennaio, l’ex boss mafioso siciliano era in fuga dal 1993 ed era considerato da Europol uno degli uomini più ricercati d’Europa, disse all’epoca il procuratore Maurizio De Lucia alla CNN.
Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo in contumacia per i suoi numerosi crimini, in particolare nel 1992 per il suo coinvolgimento negli omicidi dei pubblici ministeri antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
L’ultima volta che è stato condannato all’ergastolo è stato nel 2020 per gli attentati mortali a Milano, Firenze e Roma alla fine degli anni ’90 e per l’omicidio e la tortura del figlio di 11 anni di un nemico che ha testimoniato contro Cosa Nostra.
Prima della sua morte erano in corso i casi di omicidio di Falcone e Borsellino e l’omicidio dell’undicenne Giuseppe Di Matteo. Davanti alle corti superiori.
Ricercato da quasi 30 anni, è stato il latitante più longevo di Cosa Nostra.
Più di 100 agenti dei carabinieri antimafia hanno partecipato a gennaio a un’irruzione della polizia nella clinica di Maddalena che si è conclusa con il suo arresto.
Le forze di sicurezza antimafia si sono avvicinate alla cerchia di Messina Denaro, confiscando circa 3 miliardi di euro di beni appartenenti a soci, parenti e collaboratori che si ritiene sostenessero la sua vita nella clandestinità, e effettuando arresti in una repressione tra il 2009 e il 2009. 2009. 2010.
Messina Denaro – conosciuto come Diabolik – è considerato uno dei successori di Bernardo Provenzano, arrestato mentre si nascondeva in una fattoria fuori Corleone, in Sicilia, nell’aprile 2006.
Il delitto era un affare di famiglia per Messina Denaro, nato in Sicilia da un noto boss mafioso il 26 aprile 1962. Tra le persone arrestate nella repressione del 2009-2010 c’era suo fratello, Salvatore Messina Denaro, che si rifiutò di testimoniare su dove si trovasse. .
Nel 2013 sua sorella, Patricia Messina Denaro, è stata condannata a 14 anni di carcere, pena che sta ancora scontando, per mafia.
Messina Denaro è l’ultimo di una vecchia generazione di boss mafiosi, ha detto a gennaio Philea Allom, professoressa di criminalità organizzata e corruzione comparata all’Università di Bath, nel Regno Unito.
“Rappresenta l’anello finale tra la mafia bellicosa e palese dei primi anni ’90 e la mafia silenziosa e imprenditoriale del 21° secolo”, disse all’epoca.
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