I tumori ingannano le cellule T CAR
“Ci aspettavamo due tumori diversi con lo stesso livello di antigene [GRP78] “L’espressione è influenzata dal trattamento con cellule CAR T allo stesso modo, ma non è influenzata”, ha affermato il primo autore Jorge Ibáñez, Ph.D. San Giuda Dipartimento di Trapianto di Midollo Osseo e Terapia Cellulare. “Invece, abbiamo scoperto che alcuni tipi di cellule tumorali alterano l’attivazione delle cellule T e l’espressione delle cellule T GRP78”.
Ibanez ha scoperto che i tipi di cellule tumorali resistenti stavano alterando le cellule CAR T. Le cellule tumorali facevano sì che le cellule CAR T mirate al GRP78 esprimessero GRP78 sulla superficie delle cellule CAR T. Più GRP78 era sulle cellule T, meno attive erano sono diventati, riducendo la loro attività in Kill cancer. Inoltre, le cellule T CAR rimaste attive hanno preso di mira e ucciso le loro controparti che esprimevano GRP78 sulla loro superficie.
In effetti, i tumori resistenti stavano ingannando le cellule T CAR. Questi tumori hanno alzato la bandiera GRP78, dicendo: “Sono qui”, e poi hanno convinto le cellule T che si avvicinavano ad alzare la propria bandiera GRP78. Ciò ha indotto le cellule T CAR a uccidersi a vicenda o ad arrendersi, lasciando il tumore relativamente illeso.
E attraverso queste esperienze San Giuda Un gruppo ha scoperto la complessa biologia del GRP78. La proteina rimane un bersaglio sfuggente, poiché si trova in molti tipi di tumori difficili da trattare. I risultati mostrano che gli scienziati dovranno ampliare la loro comprensione di questa interazione recentemente scoperta con le cellule T per realizzare immunoterapie praticabili mirate al GRP78. Tuttavia, se possibile, queste cellule CAR T potrebbero essere ampiamente applicabili a un’ampia gamma di tipi di cellule tumorali.
“Abbiamo sempre bisogno di trovare nuovi obiettivi per migliorare il trattamento del cancro”, ha affermato Krinciut. “Ciò che abbiamo scoperto da un punto di vista biologico è che GRP78 ha potenziale ma è diverso dalle precedenti molecole associate al cancro. Abbiamo dimostrato che mentre gli scienziati sviluppano la prossima generazione di terapie con cellule CAR T, dobbiamo renderci conto che non tutti i bersagli sono uguali .
Autori e finanziamenti
Altri autori dello studio sono Nikhil Hebbar, Onmisha Thanekar, Zhong Zhen Yi, Hailey Hock, Megan Ward, Chris Nevitt, Liqing Tian, Stephen Mak, Heather Sheppard e Jason Chiang, tutti San Giuda.
Lo studio è stato sostenuto da sovvenzioni del National Institutes of Health (NIH) (P01CA096832 e R50CA211481), del National Cancer Institute (P30CA021765), della ChadTough Defeat DIPG Foundation (R01NS122859) e di una borsa di ricerca di base dell’American Brain Tumor Association (ABTA). sostenuto da Humor to Fight Tumor e ALSAC, un’organizzazione di raccolta fondi e sensibilizzazione San Giuda.
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