Due giornalisti italiani sono stati sospesi dopo commenti razzisti e sessisti durante i Campionati mondiali di nuoto in Giappone.
L’emittente statale italiana RAI ha annunciato lunedì 17 luglio di aver sospeso Lorenzo Leonardozzi e Massimiliano Mazzucci per i loro commenti durante i Campionati mondiali di nuoto a Fukuoka, in Giappone. BNN.
Nello specifico, sul canale online RaiPlay 2 sono apparsi i giornalisti che hanno seguito la gara di tuffi sincronizzati femminili. Gli appassionati di immersioni hanno fatto commenti controversi sull’aspetto dei subacquei. I commenti inappropriati sono stati duramente criticati sia dai telespettatori che dai politici.
Commenti che hanno suscitato lamentele
Tra le cose contro cui gli ascoltatori si sono opposti c’erano i riferimenti alle dimensioni dei concorrenti. Si dice che qualcuno abbia detto: “Gli olandesi sono grandi”. Poi è seguita una battuta volgare: “Comunque a letto sono tutti della stessa taglia”.
Inoltre, si prendevano gioco del modo in cui i cinesi parlavano imitandone l’accento, perpetuando atteggiamenti xenofobi.
Dopo i commenti offensivi, l’emittente ha ricevuto numerose lamentele da parte dei telespettatori. Anche alcuni politici hanno espresso il loro disappunto e hanno chiesto un’azione contro i giornalisti.
L’amministratore delegato della RAI Roberto Sergio ha avviato una procedura disciplinare nei confronti del presidente dello sport, con il risultato del richiamo in Italia di entrambi i commentatori. Sergio ha commentato che le “barzellette da bar” non trovano posto nella televisione pubblica.
Il giornalista accusato si difende
Per tutta risposta Leonardozzi si è difeso dicendo: “Ora sono costretto a lasciare il Giappone, ma appena arrivo in Italia mi rivolgerò al mio avvocato e intendo rispondere per preservare la mia dignità”. “Non contro l’azienda, che sa bene che si tratta di software rubato, ma contro chi mi accusa.”
“Prendo le distanze nel modo più forte e assoluto da quanto viene contestato, perché non si trattava di trasmissione televisiva. Il microfono era stato lasciato aperto per vedere quando si sarebbe potuto tornare in diretta e la cuffia era appoggiata sul tavolo, ma io aveva indicazioni che la notizia era in onda e non era prevista la diretta su Rai Play 2.’
“Abbiamo iniziato a chiacchierare con la nostra collega quando pensavamo di non essere in onda. Non c’era alcuna intenzione di body shaming da parte nostra. Quando dico che l’atleta olandese ha un gran fisico non intendo screditarla. Dico questo perchè i cinesi sono bassi e magri e questo può pregiudicare l’immersione.
Quest’ultimo incidente si inserisce nel contesto di un evento simile avvenuto in Italia proprio il mese scorso. Sky Italia ha sospeso due commentatori di Formula 1 per aver fatto commenti sessisti su una giovane donna apparsa dopo il Gran Premio di Spagna a Barcellona.
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