Il ministro italiano dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha difeso con forza la legge di bilancio 2024 contro le critiche dei rappresentanti della Banca d'Italia e di Confindustria sulla sua debole manovra di bilancio in deficit e sulla mancanza di sostegno alle imprese.
Intervenendo martedì in una sessione congiunta delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Giorgetti ha difeso la manovra di bilancio dal deficit (debito netto rispetto al Pil del 4,3%) e dalla mancanza di attenzione al sostegno alle imprese.
“La legge di bilancio è stata preparata in uno scenario molto complesso, dove alle incertezze legate ai recenti avvenimenti in Medio Oriente si aggiungono le difficoltà che caratterizzano l’attuale contesto economico e geopolitico”, ha affermato Giorgetti.
“In seno al Consiglio dei ministri bisognava raggiungere un compromesso tra le diverse richieste e i vincoli di bilancio interni ed esterni”, ha detto Giorgetti.
Il Ministro Giorgetti ha inoltre confermato che il disegno di legge di bilancio rispetta quanto affermato nel documento programmatico di bilancio presentato alla Commissione Europea lo scorso ottobre ed è coerente con le raccomandazioni ricevute dalla Commissione Europea per l'anno 2024.
Più nel dettaglio, sul rapporto debito/Pil – come ha spiegato il Ministro in audizione – pesano le spese legate agli incentivi all'edilizia (il cosiddetto “super bonus”): “La spesa per interessi in rapporto al Pil arriverà al 4,6% nel 2026.”
Giorgetti ha dato la colpa alle politiche monetarie della Banca Centrale Europea. “[ECB] Continuare a perseguire politiche altamente restrittive alimenta l’incertezza e aumenta l’onere sia per le finanze pubbliche che per i cittadini.
Parlando di Pil, il ministro dell'Economia stima per l'anno in corso una crescita in calo, che nel documento di programmazione di bilancio ammonta allo 0,8%. L’impatto sullo stesso parametro nel 2024 è invece valutato come “trascurabile”.
Molte dichiarazioni di deputati e senatori sono state dedicate alla privatizzazione. Al ministro dell'Economia è stato chiesto se il governo, oltre agli annunci, avesse già pronto un piano strategico al riguardo. Giorgetti ha difeso il provvedimento, citando i benefici per il sistema economico derivanti dalla vendita dei beni pubblici, ma per presentare il piano ha rinviato ogni comunicazione all'approvazione della legge di bilancio.
Nel corso del test Giorgetti ha provato anche a rispondere alle critiche dell'opposizione sulla flessibilità del sistema sanitario nazionale, sottolineando che la legge di bilancio stanzia altri 3 miliardi di euro nel 2024, che saliranno a 4,2 miliardi di euro dal 2026.
Tuttavia, la responsabile dell'Ufficio parlamentare di Bilancio, Lilia Cavallari, aveva indicato in una precedente audizione parlamentare che i finanziamenti al sistema sanitario per il 2024 potrebbero non coprire integralmente le spese. Inoltre, durante il periodo di pianificazione “potrebbero sorgere ulteriori difficoltà per quanto riguarda la carenza di personale e l’impatto delle potenziali pressioni sui prezzi delle nuove materie prime energetiche sul settore sanitario”.
(Marian Sisto | Euractiv.it)
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