Di Giuseppe Fonte e Valentina Za
ROMA (Reuters) – Il primo ministro italiano Giorgia Meloni sta affrontando crescenti critiche sul disegno di legge governativo volto a rivedere i mercati dei capitali del Paese dopo che è stato modificato per includere misure volte ad aumentare l'influenza dei principali investitori nelle società quotate.
I fondi di investimento e i rappresentanti del settore finanziario italiano hanno tutti espresso preoccupazione per il fatto che la proposta di legge, che dovrebbe essere approvata dal parlamento a febbraio, potrebbe scoraggiare e scoraggiare gli investimenti esteri.
Quanto è grande il mercato azionario italiano?
Con una capitalizzazione totale di 762 miliardi di euro (871 miliardi di dollari), la Borsa di Milano è in ritardo rispetto ai 3,6 trilioni di euro di Parigi o agli 1,4 trilioni di euro di Amsterdam, sulla base dei dati di fine anno di Euronext, che gestisce tre borse nel 2023.
Annunciata nell’aprile 2023, la Borsa di Milano mira ad attrarre nuovi arrivati in Borsa Italiana dopo aver perso una serie di importanti società negli ultimi anni a favore di altri mercati e acquisizioni.
Il pacchetto prevede misure per semplificare il processo di quotazione e ampliare la platea delle imprese che possono beneficiare degli incentivi alla quotazione, rivolgendosi alle piccole e medie imprese.
Come vengono influenzati i diritti di voto?
Secondo un emendamento parlamentare al disegno di legge, le società quotate potrebbero emettere azioni che aumentano di 10 volte i diritti di voto degli investitori a lungo termine, mentre l’Italia cerca di bloccare i trasferimenti verso i Paesi Bassi, dove le regole consolidate di governance aziendale aiutano gli azionisti a mantenere uno stretto controllo sulle società . .
La proposta ha fatto arrabbiare i gestori patrimoniali, compresi i grandi fondi esteri, che sostengono la regola “un’azione, un voto” che impedisce la concentrazione del potere nelle mani di pochi.
Cosa sono gli aggiornamenti della scheda?
I legislatori vogliono anche dare agli investitori maggiore voce in capitolo nei termini in cui il consiglio uscente di una società fornisce un elenco di candidati per il prossimo mandato.
Tale pratica, comune all'estero, è stata recentemente adottata dalle principali società italiane, tra cui l'assicuratore Generali (BIT:) e le banche UniCredit (LON:) e Mediobanka. In Italia è molto comune che gli azionisti propongano candidati al consiglio di amministrazione.
Secondo il disegno di legge, la quotazione di un comitato di uscita richiederebbe l’approvazione di almeno due terzi degli amministratori, cosa che secondo i critici potrebbe conferire agli azionisti di minoranza poteri di veto.
Il disegno di legge introduce anche una seconda votazione sui singoli candidati, che gli investitori professionali ritengono non necessaria.
Inoltre, la nuova regola secondo cui le liste del consiglio devono includere il 30% di candidati in più rispetto a quelli selezionati rappresenta un grosso ostacolo, poiché i candidati devono accettare di essere inclusi sapendo che non tutti i candidati saranno selezionati.
Come appaiono le Generali nel film?
L'emendamento è stato sostenuto dall'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, un investitore di Generali che si era più volte lamentato dell'influenza di Mediobanca sulla compagnia assicurativa.
Tuttavia, l'amministratore delegato di Generali, Philippe Donnett, aveva dichiarato a novembre che la legge avrebbe reso ingestibili i grandi gruppi quotati.
Se approvate dal Parlamento, come previsto, le nuove regole entreranno in vigore nel 2025, data entro la quale le aziende dovranno modificare le proprie leggi per conformarsi.
Che ruolo ha avuto il governo?
Nell'annunciare il disegno di legge lo scorso anno, il Ministero del Tesoro italiano ha proposto che i miglioramenti dei diritti di voto si applicassero solo alle società che intendono quotarsi, con l'obiettivo di persuadere gli imprenditori a quotarsi senza preoccuparsi di perdere il controllo.
Tuttavia, il Cabinet Office e i partiti al governo hanno optato per un approccio più radicale, ampliando la possibilità di emettere azioni con 10 volte il diritto di voto alle società quotate.
Meloni ha difeso la regola sulla lista del consiglio, affermando questo mese che limiterebbe la pratica di riconferma degli amministratori senza riguardo agli azionisti.
Cosa succede dopo?
Funzionari governativi hanno affermato che Roma non si tirerà indietro da nessuna mossa controversa.
Tuttavia, fonti politiche hanno detto a Reuters che l’amministrazione Meloni potrebbe rivedere la regola nel consiglio di amministrazione entro la fine dell’anno mentre pianifica nuove misure per sostenere i mercati finanziari italiani.
Tale inversione di marcia ha un precedente con la tassa sulle banche che ha scioccato gli investitori italiani lo scorso anno e da allora è stata effettivamente neutralizzata.
($1 = 0,9183 euro)
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