L’amministratore delegato della società italiana ha dichiarato giovedì che Prysmian è vicina a un contratto “molto entusiasmante” per lo sviluppo di una rete sotterranea ad alta tensione negli Stati Uniti.
Valerio Batista ha detto che Prysmian, il più grande produttore di cavi al mondo, “non è lontano” dal concludere un accordo sul progetto statunitense, che sarà simile a quello che ha già firmato in Germania.
“È simile al corridoio tedesco, è di dimensioni più piccole, ma molto interessante”, ha detto Batista agli analisti dopo aver presentato risultati più del previsto nel primo trimestre dell’anno, supportati dalla performance “eccellente” del business energetico.
Batista ha aggiunto: “Sono fiducioso che potremo concludere l’affare entro la fine di quest’anno”.
L’anno scorso, Bresmian ha firmato tre contratti, per un totale di oltre 1,8 miliardi di euro (2,2 miliardi di dollari), per sviluppare il “corridoio tedesco”, un cavo sotterraneo ad alta tensione di 2.300 km nella potenza economica europea.
Batista ha anche affermato che la società sta valutando la possibilità di costruire un impianto negli Stati Uniti, che sarà il primo lì, per produrre cavi sottomarini per supportare la spinta del presidente Joe Biden verso l’interconnessione marittima.
Gli Stati Uniti questa settimana hanno dichiarato di aver accettato Progetto vigneto, Il suo primo grande parco eolico offshore e lo ha descritto come il lancio di una nuova industria energetica domestica che aiuterebbe ad eliminare le emissioni dal settore energetico.
Prysmian ha dichiarato che il suo EBITDA è aumentato dell’8,1% a 213 milioni di euro nel primo trimestre, appena sopra il consenso degli analisti della società di 202 milioni di euro.
Il margine è stato sostanzialmente fissato al 7,6%, poiché le misure di efficienza hanno compensato gli aumenti dei prezzi delle materie prime.
Batista ha detto che Bresmian è sempre più fiducioso che raggiungerà i suoi obiettivi per l’intero anno, anche se è troppo presto per aumentare le aspettative.
Il titolo Prysmian è salito del 4,3% e ha chiuso in rialzo del 2,76%, contro un rialzo dello 0,14% dell’indice blue chip di Milano.
La società prevedeva che quest’anno l’EBITDA rettificato oscillasse tra 870-940 milioni di euro e generasse un flusso di cassa libero di 300 milioni di euro, più o meno il 20%.
Il CFO Francesco Vacini ha detto agli analisti di essere fiducioso che Prismian potrebbe offrire un flusso di cassa gratuito alla fine della direttiva ultra-alta.
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Relazione Giulio Biofacari; A cura di Jane Merryman e Alexander Smith
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