Ducati è stata premiata dalla Zecca Italiana
Sono stato in Italia diverse volte, e spesso mi ha dato motivo di confrontare con quanto orgoglio gli italiani custodiscono e coltivano la loro base industriale, rispetto all’interesse che abbiamo in questo paese per il settore manifatturiero.
Un esempio emblematico è l'edificio del Lingotto in via Nissa. L'edificio è stato costruito più di 100 anni fa ed è stato la fabbrica della Fiat per gran parte della sua vita. Un tempo, la struttura era la più grande fabbrica automobilistica del mondo. Alla fine, i moderni metodi di produzione costrinsero la Fiat a trasferirsi in una nuova sede.
Ho avuto l'onore di trainare le ruote sul tetto del vecchio stabile della Fiat. Una metà è ora utilizzata dalla Facoltà di Ingegneria dell'Autoveicolo del Politecnico di Torino, mentre il resto è stato ricostruito come un moderno campus con sale da concerto, un teatro, un centro congressi, gallerie commerciali e un hotel. L'intera struttura delizia per il modo in cui design moderno e utilità sono integrati in una vecchia fabbrica.
Con Ford e General Motors Holden che hanno effettivamente cessato la produzione in Australia e chiuso i loro impianti di produzione senza una reale visione per ricostruire tali strutture, gli italiani hanno dimostrato cosa possono fare decenni fa. Cosa abbiamo fatto qui con i vecchi stabilimenti Ford e Holden, niente… oh aspetta, uno è stato trasformato in una fattoria di funghi…
Il motivo per cui lo menziono qui è il caso di spiegare come l’Italia valuta effettivamente la propria base di produzione industriale. Quindi, quando durante la notte è arrivata la notizia che il Ministero dell'Economia e delle Finanze italiano stava onorando Ducati con una collezione numismatica di monete d'argento del 2024 dedicata a Ducati, non è stata una sorpresa.
Realizzato dall'artista Antonio Vecchio, il trittico commemorativo in argento è composto da tre monete da 5 euro, raffiguranti sul recto una veduta storica dello stabilimento Ducati di Borgo Banicale (Bologna), con a destra il logo del marchio e la scritta “Repubblica Italiana” che circonda la vista.
Il rovescio delle monete alterna tre disegni distinti, fornendo una panoramica dell'evoluzione della casa motociclistica italiana attraverso le sue motociclette più importanti.
In particolare, la prima mostra la Ducati 60 del 1949, la prima motocicletta Ducati prodotta interamente a Borgo Panigale. La seconda ha come soggetto la Ducati 916, un capolavoro realizzato nel 1994 dal designer Massimo Tampurini, ancora oggi considerato un simbolo di bellezza applicata alle due ruote. Infine, il terzo rovescio raffigura l'iconica Panigale V4, che rappresenta la superbike più tecnica e sofisticata della gamma Ducati. L'edizione trittico presenta tre moto, ciascuna verniciata nel caratteristico colore rosso Ducati. Le monete vendute separatamente riporteranno invece il logo Ducati, cioè il colore, sul dritto.
A destra delle monete c'è l'anno di emissione 2024. Di seguito è riportato il valore numerico dei 5 euro e l'identificativo della zecca di Roma contrassegnato dalla lettera “R”. A sinistra, sul giro delle monete, la firma dell'artista “A. Vecchio”, mentre in alto, in modo curvo, è incisa la scritta “Ducati”.
Le monete verranno rilasciate il 20 giugno e saranno disponibili per l'acquisto dal 5 marzo. Sì, so che abbiamo prodotto monete commemorative Ford e Holden in Australia, e penso che la zecca sia uno dei pochi impianti di produzione rimasti in questo paese. …
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