sabato, Novembre 16, 2024

Il duo olandese-tedesco acquisterà la maggioranza del terminale GNL italiano

La società olandese di infrastrutture energetiche VTTI e il gruppo internazionale di gestione patrimoniale IKAV con sede in Germania hanno formato un consorzio per acquisire la quota di maggioranza del terminale GNL Adriatico, noto come Adriatic LNG, in Italia.

Descrizione; Fonte: VTTI

Adriatic LNG gestisce un terminale di rigassificazione situato a 15 chilometri al largo della costa veneta, in Italia, con una capacità tecnica di rigassificazione di 9,6 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno. Si tratta di circa la metà dell’attuale capacità di importazione di gas naturale liquefatto (GNL) dell’Italia e può fornire circa il 14% del consumo nazionale di gas naturale del Paese.

Secondo il rapporto VTTI, l’Italia è il secondo maggior consumatore di gas nell’UE, quindi le parti interessate vogliono migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico garantendo operazioni ininterrotte e un sostegno continuo al GNL Adriatico. La transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2024.

Entrambe le società hanno dichiarato di avere piani strategici a lungo termine per il terminal e hanno espresso il desiderio di esplorare ulteriormente le opportunità di sviluppo nel paese. VTTI sarà responsabile della parte operativa dei terminali e delle infrastrutture energetiche, mentre IKAV mette in campo la sua esperienza nella gestione e nel funzionamento di asset rinnovabili e convenzionali.

Attualmente detiene una partecipazione del 70,7% nel Terminale Adriatic LNG ExxonMobil Italiana GasUna filiale della ExxonMobil con sede negli Stati Uniti, proprietari di minoranza Qatar Terminal Company LimitedUna filiale di Qatar Energy, con una quota del 22% e Snam Spacon una quota del 7,3%.

Nell'ottobre 2023 è stato riferito che la società energetica statunitense aveva scelto la società di investimento connazionale. Roccia nera come potenziale acquirente per la sua quota di maggioranza in Adriatic LNG. Finora però non è stato raggiunto un accordo definitivo per il terminal, che dovrebbe valere circa 800 milioni di euro.

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Alla fine dell'anno scorso, VTTI ha firmato un accordo simile con il proprietario e operatore norvegese di navi metaniere e unità galleggianti di stoccaggio e rifornimento (FSRU) volto a migliorare la sicurezza energetica nei Paesi Bassi. Hoke Continua a leggere per le opzioni di sviluppo e operative Terminale energetico della Zelanda Nella zona portuale di Vlissingen. Il terminale, che dovrebbe diventare operativo nel 2027, si basa su una FSRU e ha una capacità di trasporto annuale fino a 7,5 miliardi di metri cubi.

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