In un rapporto pubblicato di recente la Commissione ha espresso una chiara critica nei confronti di diverse misure tirolesi volte a limitare la libera circolazione delle merci. L’Italia ora prevede di portare il caso alla Corte di giustizia europea per eliminare queste restrizioni. Come riporta Vindobona.org, la disputa sul Brennero tra Italia e Austria va avanti da tempo.
Nel suo parere, la Commissione europea concorda con molti dei punti critici dell’Italia. Ha criticato in particolare il divieto di circolazione notturna, il divieto di circolazione settoriale per determinate merci, il divieto di circolazione invernale il sabato e il divieto di circolazione dei camion in Tirolo. Queste misure limitano la libera circolazione delle merci ai sensi degli articoli 34 e 35 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE). Sebbene la commissione abbia riconosciuto le argomentazioni ambientali dell’Austria, ha criticato le misure in quanto non coerenti e potenzialmente in grado di incidere maggiormente sulle società straniere rispetto a quelle austriache.
L’Italia sta andando come previsto
Il ministro dei Trasporti italiano Matteo Salvini (Lega) ha espresso soddisfazione per il sostegno della Commissione. Lo riporta “DiePresse”. “Questa decisione conferma che le restrizioni alla circolazione austriache sul corridoio del Brennero violano la libera circolazione delle merci”, ha detto Salvini. Ha annunciato che l’Italia porterà il caso alla Corte di giustizia europea per “ristabilire un quadro giuridico favorevole alle imprese e tutelare il principio di indipendenza dell’Unione europea”.
L’Austria è “pacifica”.
Come previsto, l’Austria ha risposto tranquillamente all’annuncio del caso. Il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg e il ministro degli Affari europei Caroline Edstadler (entrambi ÖVP) hanno sottolineato in una dichiarazione congiunta che le misure di sicurezza per la popolazione tirolese sono necessarie, proporzionate e in linea con il diritto dell’UE. “L’argomento a favore della libera circolazione delle merci non può avere più peso del peso che grava sulla salute delle persone e dell’ambiente in Tirolo”, spiega Edstadler. Inoltre, in questa dichiarazione ministeriale, “un caso davanti alla Corte di giustizia europea non può allargare il Passo del Brennero o portare un solo camion sui binari. Abbiamo bisogno di cooperazione invece che di confronto per evitare una battaglia giudiziaria”.
Anche il governatore del Tirolo Anton Mattle (ÖVP) e il ministro dei trasporti e della protezione del clima Leonor Küssler (Verdi) hanno sostenuto le misure. Lo riporta “DiePresse”. La Mattel ha espresso la sua sorpresa per le critiche della Commissione Europea, ma ha insistito sul fatto che il Tirolo è ancora disposto al dialogo. “Le nostre azioni sono necessarie e giustificate. Le difenderemo in ogni caso”, ha affermato Mattel. Gwessler ha aggiunto: “Per noi la salute e la vita delle persone non sono negoziabili. Siamo uniti dalla parte del popolo tirolese e continueremo a fare tutto il possibile per proteggerlo”.
La Baviera sostiene la posizione dell’Italia
La Baviera sostiene la posizione dell’Italia e chiede una soluzione rapida, Lo riferisce il “Bayrischer Rundfunk”. Il presidente del ministro bavarese Markus Söder (CSU) si è rallegrato della decisione della Commissione europea e ha sottolineato: “L’autorizzazione nera danneggia la nostra economia e blocca una delle nostre principali arterie di trasporto in Europa”. Il ministro dei trasporti bavarese Christian Bernreiter (CSU) ha chiesto un sistema di slot digitali per migliorare la gestione dei trasporti. “I problemi dei trasporti non dovrebbero essere relegati semplicemente alla Baviera”, spiega Bernreiter.
Il futuro delle misure anti-tratta è incerto
Nel frattempo il governo austriaco resta ottimista e punta sulla cooperazione. “Un caso davanti alla Corte di giustizia europea non allargherà il Brennero né porterà un solo camion sui binari”, ha spiegato Edstadler. Ha sottolineato la necessità di un approccio europeo comune per proteggere la popolazione e l’ambiente.
Walter Obwexer, esperto giuridico europeo presso l’Università di Innsbruck che fornisce spesso consulenza al governo tirolese su questioni legali, ritiene che l’Austria potrebbe perdere davanti alla Corte di giustizia europea. Lo riferisce “Salzburger Nachrichten”. “Se solo il 2% delle misure non saranno conformi al diritto comunitario, l’Austria perderà la causa”, afferma Obwecker. Tuttavia, rimane ottimista sul fatto che le misure essenziali di controllo del traffico rimarranno in vigore e che potrebbero essere necessari solo cambiamenti.
Contratto o controversia legale prolungata?
La disputa evidenzia ancora una volta le tensioni tra interessi economici e aspetti ambientali e sanitari del mercato unico europeo. I procedimenti davanti alla Corte di giustizia determineranno la futura progettazione delle normative sui trasporti nell’UE. Mentre Italia e Baviera spingono per allentare le restrizioni, l’Austria rimane ferma nei suoi sforzi per proteggere la salute dei suoi cittadini. Edstatler ha sottolineato che una soluzione sensata e a lungo termine per la “popolazione a lungo termine” del Tirolo potrà essere trovata solo attraverso i negoziati. L’Austria resta in dialogo con l’Italia e Bruxelles.
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