sabato, Novembre 16, 2024

Ryanair non può citare in giudizio l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per l’ispezione della sede

Il giudice Max Barrett ha respinto il caso intentato dalla compagnia aerea contro l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per incompetenza dei tribunali irlandesi.

Ryanair DAC e Ryanair Holdings plc hanno avviato un procedimento contro la Competition and Consumer Commission (CCPC) e l’AGCM per l’irruzione negli uffici Airside della compagnia aerea vicino all’aeroporto di Dublino l’8 marzo. Nelle perquisizioni sono stati coinvolti circa 30 agenti, tra cui alcuni dell’AGCM.

L’indagine fa seguito a un’istanza presentata dall’AGCM al CCPC, che ha avviato un’indagine lo scorso settembre dopo le denunce di due associazioni di agenzie di viaggio italiane e di un’associazione di consumatori.

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Attraverso il suo sistema di biglietteria online, Ryanair impedirebbe alle agenzie di viaggio di acquistare i biglietti attraverso il suo sito web, dove sono disponibili i prezzi più bassi, e li indirizzerebbe invece verso un sistema di distribuzione globale. Ciò pregiudicherebbe la concorrenza e costituirebbe un abuso della sua posizione dominante sul mercato.

Ryanair ha negato le accuse.

La compagnia aerea ha successivamente intentato una causa in Irlanda sostenendo, tra l’altro, che il mandato di perquisizione ottenuto dalla CCPC presso il tribunale locale non era valido.

Ha chiesto all’Alta Corte di annullare il mandato d’arresto e ha anche richiesto una dichiarazione secondo cui i materiali sequestrati durante la perquisizione, in tutto o in parte, sono contaminati da illegalità, inammissibili e non dovrebbero essere rimossi dall’Irlanda.

Si afferma, tra l’altro, che il giudice della corte distrettuale che ha emesso il mandato d’arresto avrebbe dovuto essere informato di due importanti sentenze italiane che, secondo lui, sostengono la sua posizione secondo cui non sta abusando della sua posizione dominante sul mercato.

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Il mese scorso, l’AGCM ha chiesto al giudice Barrett di determinare se l’Irlanda fosse la giurisdizione appropriata nei suoi confronti nel caso Ryanair.

Nella sentenza che ha respinto il ricorso contro l’AGCM, il giudice Barrett ha ritenuto che le azioni di Ryanair fossero coperte dalla normativa comunitaria (rifusione di Bruxelles) che disciplina la giurisdizione, il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze in materia civile e commerciale.

Il presente regolamento non si applica in materia civile e commerciale, indipendentemente dalla natura del tribunale o del tribunale arbitrale.

Ha affermato che il caso Ryanair riguardava questioni fiscali, doganali, amministrative o la responsabilità dello Stato per atti e omissioni nell’esercizio del potere statale.

Ha quindi accolto la richiesta dell’AGCM di respingere il procedimento a suo carico per difetto di giurisdizione.

Martedì, il giudice ha anche rinviato il caso contro il CCPC alla fine di questo mese per la trattazione delle questioni preliminari. Ha prenotato un appuntamento a luglio per ascoltare l’intero caso. Martin Hayden, rappresentante di Ryanair, ha detto che il suo cliente ha anche intentato una causa in Italia non correlata al mandato di perquisizione.

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