lunedì, Novembre 25, 2024

Guerra civile UE, l’Italia arma contro le regole della costa | Mondo | notizia

Le norme dell’UE sono destinate a obbligare gli esattori delle tasse ad accedere alle spiagge italiane.

Attualmente le concessioni balneari del paese sono a controllo familiare, tramandate di generazione in generazione.

Per due decenni la Commissione europea è stata impegnata in una battaglia con l’Italia sui suoi cosiddetti diritti di monopolio – che secondo lei violano le regole di trasparenza e concorrenza.

I governi italiani si sono opposti alle direttive dell’UE che insistono su un patto di concorrenza e si limitano a rinnovare le concessioni offshore esistenti che impediscono a nuovi concorrenti di entrare nel mercato.

Ma nonostante una proroga approvata dal governo di Georgia Meloni, il Paese sarà costretto a rispettare le norme Ue dall’inizio del 2025 fino alla fine dell’anno.

Susanna Barbadoro, che rappresenta i proprietari di terza generazione di una concessione balneare a Ostia, vicino Roma, ha dichiarato: “Siamo in uno stato di completa incertezza e i nostri diritti devono essere tutelati”. Lo riferisce Euronews.

Gli operatori balneari affermano di aver fatto massicci investimenti nelle loro attività e di meritare un risarcimento se non viene loro offerta una nuova concessione.

La Barbadoro ha aggiunto: “Chiediamo che gli operatori che operano in questo settore da molti anni mantengano il diritto di prelazione (sulle gare) o ricevano una qualche forma di compenso se non si aggiudicano un’offerta”.

Altri, invece, sostengono che i proprietari di stabilimenti balneari sfruttano la loro posizione privilegiata.

I costi per i turisti variano notevolmente. Affittare due lettini e un ombrellone al giorno presso gli stabilimenti più basilari costa 25 euro (£ 21), ma i resort di lusso possono addebitare diverse centinaia di euro.

L’economista Pietro Paganini ha affermato: “La concorrenza andrà a vantaggio di tutti, soprattutto in questo settore dove non si tratta di beni privati, ma di beni pubblici che queste imprese ottengono quasi gratuitamente”, riferisce euronews.

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Nel frattempo, i vacanzieri britannici che si godono le spiagge baciate dal sole dell’isola italiana della Sardegna potrebbero essere colpiti con una multa di 3.000 sterline per quello che può sembrare un atto banale.

Le autorità dell’isola italiana del Mediterraneo hanno avvertito di gravi multe per coloro che prelevano sabbia, rocce e conchiglie dalla spiaggia.

Ciò è accaduto dopo che diversi turisti sono stati sorpresi a contrabbandare resti archeologici dall’isola, che era occupata da diverse antiche civiltà.

Le autorità hanno arrestato un vacanziere francese che cercava di portare a casa rare formazioni rocciose di stalagmiti e una famiglia tedesca che ha recuperato un chilogrammo di pietre dal fondo del mare.

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