È probabile che l’India trarrà vantaggio dall’accordo raggiunto dal Gruppo dei Sette economie avanzate sul sistema fiscale globale, secondo esperti fiscali. I ministri delle finanze ei banchieri centrali delle nazioni del Gruppo dei Sette si sono incontrati a Londra per due giorni e hanno raggiunto uno storico accordo per dissuadere le multinazionali dall’eludere le tasse accumulando profitti nei paesi a basso prezzo.
Le nazioni del G7, che comprendono Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Canada, Italia e Giappone, hanno concordato di sostenere un’aliquota minima globale dell’imposta sulle società di almeno il 15% sulle grandi società in ogni paese in cui operano , che, secondo il Regno Unito, contribuirà a creare “un campo di gioco più equo e un giro di vite sull’evasione fiscale”. Hanno anche concordato riforme che vedrebbero le multinazionali pagare le tasse nei paesi in cui operano, una mossa volta a colmare le lacune nella tassazione transfrontaliera.
Gli esperti sottolineano che l’aliquota fiscale effettiva dell’India è ancora superiore all’aliquota fiscale minima globale, il che non influirà sulle società che operano in India. Il presidente di Nangia Andersen India, Rakesh Nangia, ha evidenziato che l’India sta attirando investimenti stranieri grazie al suo ampio mercato interno, alla manodopera di alta qualità a prezzi competitivi, alla posizione strategica per le esportazioni e a un fiorente settore privato, secondo l’agenzia di stampa PTI.
Leggi anche | Il G7 fa un accordo “storico” per riformare il sistema fiscale globale | 5 aspetti principali
La società di consulenza AKM Global Tax Amit Amit Maheshwari ha affermato che l’India dovrebbe beneficiare dell’importante accordo del G7 perché è un grande mercato per un gran numero di aziende tecnologiche, ha riferito PTI. “Resta da vedere come sarà l’allocazione tra i paesi del mercato. Inoltre, l’imposta globale minima di almeno il 15% significa che con ogni probabilità, il sistema fiscale indiano agevolato continuerà e l’India continuerà ad attrarre investimenti”, l’agenzia ha citato Maheshwari come dicendo.
Il capo della fiscalità nazionale dell’India, Sudhir Kapadia, ha affermato che il sostegno a un’aliquota minima globale dell’imposta sulle società è un percorso pionieristico, soprattutto per i paesi grandi e in via di sviluppo come l’India, che troveranno sempre molto difficile mantenere le aliquote fiscali sulle società artificialmente basse nel tentativo di aumentare le tasse investimenti diretti molto necessari nel paese.
“Anche la bassa aliquota del 15% annunciata di recente per le nuove unità produttive in India soddisfa grosso modo questa nuova soglia e, pertanto, non influisce su questa spinta tanto necessaria alla produzione in India. È importante tanto quanto concedere diritti fiscali ai mercato. Paesi per ottenere una quota dei profitti globali per le multinazionali, allineando così il diritto alla tassazione con il luogo del contributo economico”.
(con ingresso PTI)
“Sottilmente affascinante social mediaholic. Pioniere della musica. Amante di Twitter. Ninja zombie. Nerd del caffè.”