venerdì, Novembre 15, 2024

A Milano l’iconico stadio non cade senza combattere

Le squadre affermano di aver inizialmente pensato di apportare modifiche all’esistente San Siro, ma hanno rapidamente chiarito le questioni logistiche e sarebbe troppo per superare i ritardi. Invece, hanno suggerito di costruire un’arena da 60.000 posti nelle vicinanze. Una volta costruita, l’attuale San Siro scenderà e lascerà il posto a spazi pubblici che possono includere elementi delle sue famose torri e scogliere, Come da disegni di Populous, lo studio di architettura americano di cui è stata scelta la proposta.

“Penso che questi edifici siano contenitori, e quindi i vecchi edifici hanno tali sentimenti attaccati a loro che l’idea che alcuni di loro sopravvivano, se potessero esistere come indicatore di ciò che era prima, è una buona idea”, ha detto Chris Lee, amministratore delegato di Populous. “Bisogna stare attenti quando si cerca di spostare molto di questo, letteralmente, in nuovi edifici, poiché può facilmente trasformarsi nel tentativo di ricreare un edificio”.

Mi ha detto che c’è da aspettarsi un’opposizione. È apparso a Milano in varie forme.

Il sindaco di Milano, Pepe Sala, mentre generalmente di supporto dal progetto messo in guardia Entrambi i club affermano che San Siro, di proprietà della città, rimarrà almeno fino al 2026, quando dovrebbe ospitare la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali.

insieme diverso, Si Mezza La commissione ha adottato una linea dura, sfidando la mera idea di demolire il San Siro, descritto dalle sue voci più in vista – avvocati, promotori di concerti ed ex politici – come un simbolo di Milano conosciuto nel mondo, introdotto da Diego Maradona, Bob Dylan e Beyoncé. Altri critici hanno sottolineato l’impatto ambientale della demolizione dello stadio rendering Hanno detto di aver dimostrato che il lavoro poteva essere svolto a metà del costo risparmiando comunque sul circuito originale.

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Alcuni temono, però, che la morte sia stata gettata: un futuro senza il San Siro ricevuto tacito consenso L’Autorità per i Beni e le Attività Culturali nel 2020 non ha sollevato obiezioni alla demolizione dello stadio. A novembre, il progetto è stato dichiarato nell’interesse pubblico (a determinate condizioni) dai funzionari della città.

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