Annika (Associazione Italiana delle Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Digitali) e Abba (Associazione Produttori Audiovisivi Italiani) stanno lavorando insieme per promuovere la ricerca “Serie e film italiani sui mercati esteri: circolazione e valore economico”, realizzata in collaborazione con l’eMedia Research Institute e con il sostegno di ITA-Italian. Agenzia commerciale Sotto MIA| Mercato internazionale dell’audiovisivo 2023.
I dati sono stati chiariti oggi a Roma, in Cinema Barberinidi Emilio PucciRicercatore specializzato in materiali audiovisivi e fondatore dei media elettronici, alla presenza del Senatore Roberto Martí, Presidente e Direttore Generale dell’ITA. Matteo Zupas e Lorenzo Galante, Annika Presidente Francesco Rutelli E Abba Presidente Chiara Spargia.
Obiettivo dell’incontro è stato quello di evidenziare – attraverso l’analisi delle tendenze in atto e dei principali fattori che le influenzano – l’importanza delle industrie audiovisive per lo sviluppo economico e culturale del Paese e per la percezione dell’Italia all’estero.
Dai dati emerge che la coproduzione internazionale gioca un ruolo essenziale, essendo di fatto il primo volano della circolazione estera dei titoli audiovisivi italiani. Guardando, infatti, ai valori medi dei trienni 2017-2019 e 2020-2022, si registra un aumento del 51% del numero di opere realizzate con produttori esteri, con un aumento significativo del numero di Paesi coinvolti in questa tipologia di attività: 25 annuali nel triennio 2020-2022, rispetto a 16 nel triennio 2017-2022.
Nel triennio 2020-2022 il valore complessivo dei contributi esteri (di produttori minoritari e paritari) alle opere cinematografiche e televisive ammonta a 103 milioni di euro, ovvero +49% rispetto ai 69 milioni di euro registrati nel triennio 2020-2022. periodo 2017-2019.
In generale, e sulla base di dati costantemente aggiornati, si stima che il numero di serie e film italiani prodotti nel 2022 con qualche distribuzione estera oscillerà tra 183 (stima minima) e 203 (stima massima), sul totale delle esportazioni associate. con un valore compreso tra 106 milioni di euro (stima minima) e 156 milioni di euro (stima massima), in netto aumento rispetto ai dati del 2017, quando il fatturato estero valeva solo circa un terzo del valore attuale.
La ricerca rappresenta quindi, nei numeri, una fase di grande sviluppo grazie alla coesistenza di quattro fattori che hanno portato, tra il 2017 e il 2022, alla crescita del volume della produzione e degli scambi esteri: aumento della domanda di titoli a livello mondiale; Accesso Nel mercato globale dei lettori VoD, che ha svolto un ruolo importante nella produzione di serie TV, fiction, documentari e animazione; IL Imposta sul creditoÈ stato esteso (dal 2017) alla produzione televisiva tramite video e poi rafforzato dopo la pandemia da Covid-19. L’ingresso di capitali stranieri nel mercato, che ha spinto le imprese nazionali in un contesto di relazioni internazionali più ampie e intense.
lo studio, Tuttavia, avverte che l’impatto fisiologico di questi quattro elementi tenderà a diminuire nei prossimi anni. Fondamentale sarà il confronto tra stakeholder e istituzioni per sostenere ulteriormente il rafforzamento delle capacità produttive e distributive della nostra industria e favorire la crescita del valore economico e culturale che il settore audiovisivo nazionale può portare all’Italia nella competizione internazionale.
L.C
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