venerdì, Novembre 15, 2024

Crollano gli ospedali italiani: sono oltre 1.100 i pazienti in attesa di essere ricoverati a Roma

La situazione peggiore è a Roma e nella sua regione, dove sono oltre 1.100 i pazienti in attesa di ricovero, secondo la Società Italiana di Medicina d'Urgenza e Terapia d'Urgenza.

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Solo pochi giorni fa le ambulanze erano in fila davanti agli ospedali di Roma. In altre regioni, come la Lombardia, i pazienti vengono stipati nelle sale d’attesa finché non si libera un posto letto.

In città come Torino, il sovraffollamento degli ospedali ha portato ad una carenza di barelle per i pazienti.

I pronto soccorso degli ospedali italiani sono nel caos e sull’orlo del collasso.

La situazione peggiore è a Roma e nella sua regione, dove sono oltre 1.100 i pazienti in attesa di ricovero, secondo la Società Italiana di Medicina d'Urgenza e Terapia d'Urgenza (Simio).

«Stiamo cercando di garantire il servizio, ma siamo in una situazione molto difficile – spiega il presidente della Simeu, Fabio De Lacco.

Secondo Simio, i pazienti in attesa in Piemonte sono arrivati ​​a circa 500, mentre in Lombardia e nel suo capoluogo, Milano, i ricoveri ospedalieri venivano normalmente sospesi per “mettere a disposizione” alcuni posti letto per i casi di emergenza.

Cosa ha causato il crollo dell’ospedale?

L’aumento dei ricoveri ospedalieri, che ha messo sotto pressione il sistema sanitario italiano, è dovuto all’aumento delle “malattie respiratorie, soprattutto tra gli anziani”.

De Lacco ha spiegato martedì, secondo i media locali, che “il Covid è leggermente diminuito nell'ultima settimana e l'influenza si sta diffondendo, ma anche altri virus hanno causato il sovraffollamento degli ospedali e una pressione molto forte sui servizi di emergenza”.

Nella settimana prima di Natale, dal 18 al 24 dicembre, infatti, “la curva epidemica dell’influenza ha mostrato un valore di incidenza senza precedenti nelle stagioni precedenti”, secondo l’ultimo bollettino epidemiologico diffuso dall’Istituto superiore di sanità.

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La situazione è tutt'altro che stabile, secondo la stessa agenzia italiana.

“Diverse regioni hanno attivato piani di contrasto al sovraffollamento negli ospedali e nelle aziende sanitarie per trovare posti letto aggiuntivi, ma poiché i letti ospedalieri sono cronicamente scarsi, non si può fare praticamente altro che togliere posti letto ad altre specialità, come quella chirurgica”, De Lacco ha detto: “Certo, questo non risolve il problema”.

Con l’aggravarsi della situazione i medici erano esausti e sulla stampa italiana apparvero numerosi articoli allarmanti: “Ospedali sull’orlo del baratro” era uno dei titoli de La Repubblica.

Nessun riposo per i medici

Il Presidente Simeu ha osservato che molti medici del sistema sanitario pubblico italiano non hanno potuto riposarsi durante il periodo di Natale e Capodanno.

Ha detto che le ferie sono un “lusso”, citando come esempio il capoluogo piemontese: “A Torino, ad esempio, non abbiamo conteggiato le ferie nel periodo natalizio” e “la stragrande maggioranza dei medici ha lavorato ininterrottamente durante tutto il periodo”. “.

Gli esperti hanno esortato gli italiani a vaccinarsi, poiché il picco influenzale – previsto la prossima settimana quando le scuole riapriranno dopo le vacanze – non è stato ancora raggiunto.

I consiglieri regionali del Partito Democratico di centrosinistra, Massimiliano Valeriani ed Emanuela Drogi, hanno visitato martedì due ospedali della capitale, l'Umberto I e il Sant'Andrea, dove hanno riscontrato una situazione “molto complicata” a causa del “numero elevato di ricoverati” pazienti”. Pazienti”.

Entrambi hanno lamentato “il blocco delle ambulanze, il rinvio delle operazioni, l'affollamento dei pronto soccorso e dei letti a causa dei pazienti Covid, tutto a causa della campagna vaccinale iniziata in ritardo”.

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