L’11 maggio 2021 l’ILO e l’UNHCR hanno organizzato un seminario su impresa e integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro italiano. Il simposio è stato patrocinato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e ha visto la partecipazione di 12 organizzazioni datoriali, tra cui la Confederazione Generale dell’Industria Italiana (Confindustria) e la Confederazione Generale Italiana delle Imprese, delle Professioni e del Lavoro Autonomo (Confcommercio – Imprese per l ‘Italia). ), la Federazione Italiana dell’Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), l’Alleanza Italiana delle Cooperative (Alleanza Cooperative Italiane), l’Associazione Bancaria Italiana (Associazione Bancaria Italiana), e la Confederazione Produttori Agricoli (Confederazione Produttori Agricoli), l’Associazione Nazionale Datori di Lavoro e Famiglie dei Lavoratori Domestici (Associazione Nazionale Famiglie Datori di Lavoro Domestico Domina), la Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico (Federazione Italiana dai Datori) di lavoro localo Fidaldo), l’Unione degli agricoltori (Coldiretti) e la Federazione delle libere associazioni artigiane italiane (Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane).
Nel discorso di apertura del simposio, il Direttore Generale per le Politiche di Migrazione e Integrazione presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Tatiana Esposito, ha sottolineato l’importanza di un impegno significativo delle organizzazioni dei datori di lavoro e del settore privato nel garantire l’accesso ai rifugiati e richiedenti asilo. al mercato del lavoro e la necessità di cooperazione tra più soggetti interessati per garantire la loro integrazione e il sostegno di successo delle aziende coinvolte.
Il Direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia e San Marino, Gianni Rosas, ha sottolineato il ruolo chiave delle organizzazioni dei datori di lavoro nel promuovere l’occupazione e le opportunità di lavoro dignitoso per i rifugiati, facendo riferimento agli strumenti internazionali rilevanti per l’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro. . Che è promosso dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Una serie di iniziative sull’integrazione degli sfollati forzati nel mercato del lavoro lanciate dai membri dell’ILO sono state presentate ai datori di lavoro dei paesi dell’UE con l’obiettivo di dimostrare il coinvolgimento delle organizzazioni dei datori di lavoro nell’inclusione sociale ed economica dei rifugiati attraverso (i) ) investire in competenze e formazione; (2) Far corrispondere i talenti dei rifugiati con le esigenze dei datori di lavoro; (3) sostenere le imprese nell’attuazione di programmi per l’occupazione e l’imprenditorialità; (4) Rapporti con le istituzioni attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione.
La rappresentante dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati in Italia, Santa Sede e San Marino, Chiara Cardoletti, ha confermato che L’importanza di lavorare come parte integrante del processo di integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo in Italia. Ha spiegato come il progetto “Hello. Action for Refugee Integration” ha contribuito all’occupazione e all’integrazione dei rifugiati nel mercato del lavoro in Italia, sottolineando che dal 2017 circa 4.500 persone sfollate con la forza hanno partecipato ad attività di reclutamento e formazione in 240 aziende italiane.
I risultati positivi della partecipazione delle imprese al Progetto Welcome sono stati sintetizzati dal Direttore del Dipartimento Lavoro, Previdenza Sociale e Capitale Umano di Confindustria, Pierangelo Albini. Ha sottolineato l’importanza della partecipazione delle istituzioni consolidate nelle comunità locali, nazionali e internazionali nell’inclusione sociale ed economica dei rifugiati. Al di là della logica economica, questa partecipazione aveva un imperativo morale e sociale. Il signor Bla Calliste Steve Gui, un rifugiato della Costa d’Avorio, ha condiviso la sua esperienza e il sostegno ricevuto dal programma Welcome nel trovare un lavoro permanente che corrispondesse alle sue capacità e aspirazioni.
Durante l’incontro, i rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro hanno condiviso le loro esperienze di lavoro con le aziende associate nella promozione della diversità e dell’inclusione e nella lotta alla discriminazione sul posto di lavoro. Hanno espresso il loro interesse nel sostenere l’inclusione socio-economica dei rifugiati attraverso il lavoro dignitoso in generale e, in particolare, hanno discusso appassionatamente di come le loro organizzazioni potrebbero contribuire alla riuscita attuazione del Progetto Welcome. Hanno inoltre richiesto assistenza nello sviluppo di iniziative per mobilitare il sostegno tra le aziende associate nelle loro organizzazioni.
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