È morta all'età di 90 anni l'attrice italiana Monica Vitti, protagonista di una serie di famosi film italiani negli anni '60.
Nel renderle onore, il ministro della Cultura Dario Franceschini l'ha definita “la regina del cinema italiano” e “una grande artista e una grande italiana”.
Vitti è meglio conosciuta per il suo lavoro con il regista Michelangelo Antonioni su classici come il film degli anni '60 L'Avventura, che le è valso una nomination ai BAFTA.
I suoi ruoli in lingua inglese includevano la parte principale del film Modesty Blaise del 1966.
Dopo la sua morte, il primo ministro italiano Mario Draghi ha affermato che Vitti “ha fatto brillare il cinema italiano in tutto il mondo”.
E ha aggiunto: “Attrice di grande intelligenza e talento straordinario, ha conquistato generazioni di italiani con il suo spirito, coraggio e bellezza”.
Viti è nata a Roma, e ha iniziato la sua carriera in teatro, dove è stata scoperta da Antonioni. Il leggendario regista l'ha poi inserita nel cuore di La notte (1961), Eclipse (1962) e Il deserto rosso (1964).
Nel 1982 disse alla televisione italiana di essere stata “abbastanza fortunata da iniziare la mia carriera con un uomo di grande talento”, che era anche “spirituale e pieno di vita ed entusiasmo”.
Questa relazione le ha portato fama internazionale e l'ha portata al suo primo ruolo fuori dall'Italia, accanto a Terence Stamp e Dirk Bogarde nella commedia di spionaggio Modesty Blaise.
Dopo essere tornata in patria, ha consolidato il suo status di icona dello schermo ed è stata particolarmente conosciuta per le sue commedie. Vitti ha ricevuto il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1995.
Negli anni Novanta l'autobiografia intitolata Bed Like a Rose divenne un bestseller e un testo fisso nelle scuole e nelle università italiane.
All'epoca disse: “Il suo successo è la cosa più meravigliosa che mi sia mai capitata, mille volte meglio che vincere un Oscar”.
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