venerdì, Novembre 15, 2024

Esclusivo: le grandi aziende tecnologiche dovrebbero condividere i costi della rete europea, affermano Francia, Italia e Spagna

Un documento ha mostrato lunedì che Francia, Italia e Spagna stanno intensificando le pressioni sulla Commissione europea affinché elabori una legislazione per garantire che le grandi aziende tecnologiche finanzino in parte l’infrastruttura di telecomunicazioni del blocco.

Questa è stata la prima volta che i tre governi hanno espresso la loro posizione comune su questo tema.

Le autorità di regolamentazione dell’Unione Europea hanno dichiarato a maggio che stavano analizzando la questione se i giganti della tecnologia Alphabet (GOOGL.O) Google, Meta e Netflix (NFLX.O) dovessero sostenere alcuni dei costi dell’aggiornamento delle reti di telecomunicazioni. Leggi di più

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In un documento congiunto, di cui una copia è stata vista da Reuters, i tre governi hanno affermato che i sei maggiori fornitori di contenuti rappresentano il 55% del traffico Internet.

“Ciò genera costi specifici per gli operatori di telecomunicazioni europei in termini di capacità, in un momento in cui stanno già investendo in modo significativo nelle parti più costose delle reti con 5G e Fiber-To-The-Home”, si legge nel documento.

Ha esortato le reti di telecomunicazioni europee ei principali fornitori di contenuti online a pagare una giusta quota dei costi di rete.

“Chiediamo una proposta legislativa… che assicuri che tutti gli attori del mercato contribuiscano ai costi dell’infrastruttura digitale”, si legge nel documento.

Due funzionari del governo italiano hanno confermato i dettagli del documento congiunto. Uno ha affermato che il governo di Roma era pronto a fornire un sostegno informale nella sua capacità di condurre affari prima delle elezioni generali di settembre.

I governi francese e spagnolo hanno immediatamente risposto a una richiesta di commento.

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Secondo uno studio pubblicato dal gruppo di lobby delle telecomunicazioni ETNO all’inizio di quest’anno, il contributo annuale di 20 miliardi di euro ai costi di rete da parte dei giganti della tecnologia potrebbe dare una spinta di 72 miliardi di euro all’economia dell’UE.

Tuttavia, gli attivisti per i diritti digitali hanno avvertito che far pagare le reti alle grandi aziende tecnologiche potrebbe minacciare le regole di neutralità della rete dell’UE, che temono saranno attenuate in un accordo con i giganti di Internet per aiutare a finanziare la rete di telecomunicazioni. Leggi di più

Il documento congiunto affermava che qualsiasi proposta legislativa dovrebbe “assicurare l’equità tra gli utenti secondo le regole della neutralità della rete, un principio fondamentale che dobbiamo assolutamente difendere”.

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Segnalazioni aggiuntive di Elvira Paulina a Milano e Giuseppe Fonte a Roma; Montaggio di Valentina Zha e Cynthia Osterman

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