domenica, Novembre 24, 2024

Giorgia Meloni nomina ministro in una delle foto con insegne naziste | Italia

Un politico della Fratellanza italiana che una volta è stato fotografato con indosso le insegne della svastica nazista è tra i sottoministri nominati al governo di Giorgia Meloni.

Galeazzo Benami, nominato sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, ha suscitato polemiche dopo che un quotidiano italiano ha pubblicato una sua foto con la fascia da braccio nel 2016. La foto risale a un addio al celibato nel 2005, e dopo essere apparso inizialmente sulla stampa ha alzato le spalle le sue spalle. Questo gesto come una sorta di divertimento “leggero”.

Benami, l’avvocato 47enne, si è assicurato un secondo mandato in parlamento alle elezioni generali di fine settembre vinte da una coalizione guidata dai Fratelli Meloni. Italia Un partito che trae le sue origini dal movimento sociale neofascista italiano (MSI).

Benami ha detto lunedì di essere “profondamente vergognoso” dell’immagine delle insegne naziste mentre condannava fermamente “ogni forma di totalitarismo” e chiamava il nazismo “il male assoluto”.

Galeazzo Bignami indossa un’insegna nazista.

In un altro controverso incidente del 2019, Benami ha pubblicato una foto sui social dei nomi dei residenti stranieri riportati al citofono di un condominio di proprietà del comune a Bologna, dicendo che “non poteva preoccuparsi della loro privacy”.

La sua nomina è stata condannata dalla Lega antifascista italiana, dall’Anpi e da esponenti dell’opposizione, tra cui Marco Forvaro, deputato del Pd che ha definito la mossa un “insulto e una violazione del pudore contro la costituzione, la storia, la memoria e vittime della svastica”. “Vergognati, Giorgia Meloni”, aggiunse Forfaro.

Benami non è l’unico ministro la cui nomina ha suscitato critiche.

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Claudio Dorigon, che ha proposto di rinominare un parco nella città latina del Lazio in onore del fratello di Benito Mussolini, il dittatore fascista italiano, è ora sottosegretario al ministero del Lavoro.

Durigon, un politico leghista di estrema destra che è un socio minore del governo Meloni, è stato costretto a dimettersi da sottosegretario all’Economia la scorsa estate per la sua proposta di sostituire i nomi dei giudici antimafia assassinati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con Arnaldo. Mussolini, da cui originariamente il parco prese il nome.

Nel frattempo, Isabella Rauti, figlia di Pino Rauti, che era un funzionario del MSI, partito creato dai sostenitori di Mussolini nel 1946, è stata nominata sottosegretario alle famiglie e alle nascite.

Nonostante le nomine, la Meloni, che in passato ha elogiato Mussolini, continua a sottolineare la sua scarsa simpatia per il fascismo. Quando un giornalista ha chiesto a La Stampa la sua reazione alle migliaia di fan di Mussolini che nel fine settimana si sono radunati a Predappio, città natale del dittatore, per celebrare il centenario della sua carriera a Roma, Meloni ha risposto: “Sai cosa sto pensando. È qualcosa molto lontano da me politicamente, su questo torni sempre [question]E puoi chiederlo di nuovo, ma la mia risposta sarà sempre la stessa”.

Altre piccole nomine sono Valentino Valentini, politico di Forza Italia dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, e un altro membro della coalizione di Meloni, che negli anni ha stretto rapporti con la Russia, al ministero dello Sviluppo economico.

Lucia Borgonzoni, l’ex ministro della Cultura che nel 2018 aveva dichiarato di non leggere un libro da tre anni, è ora tornata al ministero, così come Vittorio Sgarbi, un caro amico di Berlusconi che ha servito come ministro della Cultura nel suo secondo governo.

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