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Ha partecipato alla cerimonia di apertura del Detroit Auto Show in Italia

Detroit, settembre 14, 2023 (GLOBE NEWSWIRE) — (LaPresse) L’Italia è stata grande protagonista nella giornata di apertura del Salone dell’Auto di Detroit 2023. “L’Italia è sinonimo di automobile”, ha sottolineato l’ambasciatore italiano a Detroit, Allsegra. , che ha organizzato la presenza italiana nell’ambito del Mobility Global Forum, un simposio di due giorni a cui hanno partecipato manager ed esperti del settore per discutere dei cambiamenti nel mondo della mobilità e dei trasporti.

Il lungo rapporto tra Detroit e l’Italia, ricorda l’ambasciatrice negli Stati Uniti Mariangela Sapbia, risale al 1899, anno della prima edizione del salone dell’auto. Nello stesso anno l’Italia inviò il suo primo agente consolare a Detroit. “Non è un caso che Torino e Detroit siano città gemellate”, ha detto Zappia, ricordando “molte aziende italiane presenti in città”. Naturalmente, la “fusione tra Fiat e Chrysler” ha contribuito a dare vita a Stellandis, una delle “Big Three” di Detroit. “Innovazione, efficienza e sostenibilità sono i punti di forza dell’industria automobilistica italiana”, un settore che conta più di 5.500 aziende e più di 250mila addetti, e che è una delle bandiere dell’intera economia italiana, che è il quinto Paese manifatturiero in assoluto il mondo, ha detto Zappia.

Uno dei ‘keynote speaker’ del Mobility Global Forum, Silvio Angori, amministratore delegato e direttore generale di Pininfarina, ha parlato di design, sottolineando la necessità di mantenere “studi di design indipendenti” a beneficio delle case automobilistiche esistenti e di quelle future. Immaginare prodotti “belli”, ma sostenibili. Angori ha spiegato che “il bel design è una caratteristica essenziale di un prodotto. Un bel prodotto si vende. Ma deve anche essere sostenibile” e per fare questo il prodotto deve essere “semplice”. Una qualità dove siamo “un po’ spenti” e “dobbiamo recuperare”.

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Stefano Diponti, amministratore delegato della Dallara Usa, altro fiore all’occhiello dell’industria italiana, ha parlato del contributo che il mondo delle corse può dare alla sostenibilità del ‘car manufacturing’. “In America progettiamo e produciamo tutti i telai per le serie Indy 500 e IndyCar”, ricorda. “Le corse sono un grande banco di prova”, sia in termini di progettazione che di sviluppo di “nuovi materiali all’insegna della sostenibilità”. Per questo motivo “c’è un costante scambio di informazioni tra il mondo dell’auto e quello delle corse”, spiega Diponti.

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