I comuni italiani possono scoprire gratuitamente quanto dista la loro cerchia
Una nuova piattaforma che farà da porta alle tendenze della circolarità urbana del Paese
Dal 30 settembre i comuni italiani, indipendentemente dalle loro dimensioni, possono registrarsi e accedere al “City Circle Index”. Si tratta di una piattaforma digitale gratuita che consente loro di analizzare le proprie prestazioni in termini di sviluppo di un’economia circolare nelle proprie regioni.
Lo strumento è stato descritto come unico sulla scena internazionale
Il “City Circular Index”, sviluppato da Enel X, società italiana di servizi per la gestione dell’energia, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Siena, si basa esclusivamente su dati aperti.
Vengono analizzate quattro aree principali per determinare il livello di turnover urbano: digitalizzazione, ambiente ed energia, mobilità e rifiuti. A ciascuno viene assegnato un punteggio, determinato sulla base di confronti con normative o linee guida nazionali ed europee. Questi punteggi valutano il grado di attuazione di politiche e infrastrutture che consentono alla regione di avviare la transizione verso un’economia circolare.
In altre parole, il “City Round Indicator” è un dispositivo unico nel panorama italiano e internazionale, accessibile solo alle pubbliche amministrazioni previa registrazione al portale YoUrban, il portale di Enel X dedicato ai comuni.
La cosa fantastica della nuova piattaforma, a parte il fatto che l’utilizzo non costa denaro, è il fatto che consente l’accesso a tutti i dipartimenti comunali indipendentemente dalle loro dimensioni. La maggior parte degli studi sulla sostenibilità si è concentrata esclusivamente sulle megalopoli, ma in Italia solo il 23% della popolazione vive in città con più di 100.000 abitanti.
Caso in questione: Il podio mostra che il comune con il più alto indice di circolarità cittadina è Calderara di Reno, in provincia di Bologna, che ha una popolazione di circa 13.400 abitanti. Inoltre, l’analisi generale mette in evidenza come i comuni con oltre 100.000 abitanti in media abbiano punteggi più alti in termini di digitalizzazione, ma valori inferiori rispetto ai piccoli comuni (con meno di 10.000 abitanti) in termini di gestione dei rifiuti, ad esempio.
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