venerdì, Novembre 15, 2024

I criminali informatici rubano oltre un milione di euro dalle banche in Italia

Roma, 1 dicembre (Prensa Latina) La Procura della Repubblica italiana ha aperto un’inchiesta contro 35 persone accusate di aver sottratto più di un milione di euro da conti bancari attraverso sofisticati metodi di attacco informatico.

Secondo la dichiarazione di un portavoce pubblicata giovedì sul sito web del quotidiano Il Reggio, la truffa ha utilizzato una normale linea telefonica, insieme a tecniche di ingegneria sociale note come phishing, per indurre le persone a rubare le loro identità e ottenere informazioni finanziarie.

L’indagine è condotta dal Centro Operativo per la Cyber ​​Security della Polizia Postale della regione Toscana centro Italia, in coordinamento con l’Unità Crimini Informatici della Procura di Firenze.

La causa è stata innescata da una denuncia di un impiegato di banca che ha scoperto un notevole ammanco di conti dovuto all’infiltrazione nei sistemi informatici della finanziaria da parte di un finto operatore di assistenza tecnica, nota Il Reggio.

Il cybercriminale opera da remoto e dopo aver convinto alcuni operatori ad accreditargli sui propri personal computer, ordina alla banca di trasferire una somma di un milione di euro.

Gli investigatori sono riusciti a scoprire che sia la banca che i suoi clienti, non identificati dal portavoce, sono stati sottoposti a un doppio attacco, che includeva attacchi informatici tramite messaggi di testo SMS, una tecnica nota come smishing.

Localizzato nelle regioni Campania, Lazio, Marche e Trentino-Alto Adige, è stato possibile determinare gli istituti di credito dove sono stati registrati gli account di 35 cybercriminali coinvolti in questi eventi.

Durante la perquisizione sono state rinvenute carte relative a truffe, documenti bancari relativi all’attivazione di conti correnti che beneficiavano di attività illecite e sms intercorsi tra i soggetti coinvolti, prova della loro partecipazione a queste vicende.

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jrr/arm/mem/ort

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