Sebbene l’incidenza della pirateria tra la popolazione adulta in Italia sia rimasta stabile al 42%, il numero di atti di pirateria illegale è aumentato del 9% nel 2022 a circa 345 milioni.
I dati provengono da una nuova indagine sulla pirateria audiovisiva e sportiva, condotta da Ipsos per conto dell’autorità italiana per la protezione della proprietà intellettuale FAPAV.
La pirateria sportiva in diretta ha registrato la crescita più elevata rispetto al 2021, con 41 milioni di pirateria (+26%), seguita da programmi TV (+20%) e serie TV (+15%).
I film rimangono il contenuto più piratato, rappresentando il 35% della pirateria audiovisiva (120 milioni), sebbene la tendenza sia in calo del 4% su base annua.
La pirateria digitale ha rappresentato il 39% dell’accesso a contenuti illegali, con 2,3 milioni di abbonati ad almeno un servizio IPTV illegale.
Secondo lo studio Ipsos-FAPAV, i potenziali danni all’industria italiana dei contenuti ammontano a 940 milioni di euro, di cui film e serie tv valgono 673 milioni di euro ed eventi sportivi in diretta per 267 milioni di euro.
Il fatturato perso per l’economia italiana è stimato in 1,7 miliardi di euro, con 9.400 posti di lavoro a rischio.
Al Senato è ora in discussione una proposta di legge sulla lotta alla pirateria online, approvata all’unanimità dalla Camera dei Deputati nel marzo 2023.
Il disegno di legge conferisce nuovi poteri all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), tra cui il potere di disporre l’immediata chiusura di un sito web che diffonde illegalmente contenuti.
Sono inoltre previste sanzioni inasprite sia per chi ha messo illegalmente a disposizione contenuti protetti da diritto d’autore, sia per gli utenti finali che rischiano multe fino a 5.000 euro e fino a tre anni di reclusione.
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