Militanti neofascisti hanno appeso uno striscione a un ponte vicino al Colosseo nella capitale italiana per celebrare il centenario della marcia di Benito Mussolini su Roma venerdì.
Giovedì sera sul Ponte degli Annibaldi, piccolo ponte alto vicino al monumento culturale più visitato d’Italia, è apparso uno striscione con una grande immagine del dittatore fascista in divisa militare con la scritta “100 anni dopo, la marcia continua”. .
La Repubblica ha detto che i militanti appartenevano al Movimento Nazionale, gruppo di estrema destra fondato due anni fa da Ciustino D’Uva, che il quotidiano ha definito una “vecchia conoscenza” del neofascismo italiano che si è candidato alla carica in Puglia nel 2019. Elezioni del Parlamento Europeo.
Il 28 ottobre 1922 Mussolini e le sue truppe armate fasciste marciarono da Milano a Roma per “prendere alla gola la nostra miserabile classe dirigente”. Due giorni dopo, il re Vittorio Emanuele III gli concesse il potere. Mussolini governò l’Italia per 21 anni, approvando leggi razziali antisemite nel 1938 e mandando migliaia di ebrei italiani nei campi di sterminio. Il suo regime fascista cadde nel 1943.
Nell’aprile del 1945 Mussolini e la sua amante Clara Petacci furono uccisi dai partigiani prima che i loro corpi venissero legati in una stazione di servizio in una piazza di Milano negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. Le sue spoglie furono portate nel 1957 nella sua città natale di Predappio in Emilia Romagna.
Gli ammiratori di Mussolini accorrono da anni a Predappio, soprattutto da quando la sua cripta di famiglia nel cimitero di San Cassiano è stata riaperta per lo scorso marzo. Tra 1.000 e 2.000 fascisti dovrebbero marciare in città venerdì per una parata e altri eventi organizzati dai discendenti di Mussolini, comprese due messe da un sacerdote rinnegato ultrafascista.
Venerdì in città si svolge anche una contromarcia organizzata dall’Associazione antifascista ANPI in occasione dell’anniversario della liberazione di Predappio dal fascismo.
Coincide con l’anniversario della processione a Roma Prendere il potere in un governo guidato dai Fratelli d’Italia di Georgia Meloni, un partito di origini neofasciste. La Meloni, la prima donna premier italiana, ha denunciato il fascismo durante il suo primo discorso in parlamento martedì, dicendo di aver sempre considerato le leggi razziali di Mussolini “il punto più basso della storia italiana”.
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