lunedì, Novembre 25, 2024

I piani dimenticati dell’America per raggiungere la luna

L’umanità ha sempre immaginato di andare a Luna, ma solo nel diciannovesimo secolo scrittori come Jules Verne e H.G. Wells iniziarono a considerare l’utilizzo della tecnologia per realizzare questo sogno. L’entusiasmo generato da tali concetti, insieme allo scoppio della Guerra Fredda, resero la Luna un possibile bersaglio per l’esplorazione, la propaganda e lo sfruttamento militare. Il risultato sono stati diversi schemi top secret sviluppati dall’USAF, dall’esercito degli Stati Uniti e da appaltatori indipendenti finanziati da privati.

L’aeronautica americana voleva essere in prima linea nello sviluppo di missili e veicoli spaziali e sentiva l’urgente necessità di rispondere al lancio del veicolo spaziale da parte dell’Unione Sovietica. Sputnik 1 4 ottobre 1957. Nel gennaio 1958, il generale di brigata dell’aeronautica statunitense Homer A. Bushi Discorso all’Aero Club di Washington, dove disse: “Chi controlla la Luna controlla la Terra. I nostri pianificatori devono valutare attentamente questa affermazione perché, se questo è vero, e penso che lo sia, allora gli Stati Uniti dovrebbero controllare la Luna. ”

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(Credito immagine: futuro)

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