Secondo i servizi segreti italiani, il numero di casi di Covid-19 in Italia è superiore del 50% rispetto a quanto precedentemente segnalato. L’analisi è stata sottoposta al Governo di Roma.
Il rapporto è stato pubblicato quotidianamente da La Repubblica e, secondo i suoi dati, il numero di casi giornalieri di malattia da coronavirus è in realtà del 40%, che è del 50% superiore al saldo ufficiale.
“Il numero totale delle vittime è sottostimato a causa della drastica riduzione del numero di processi che hanno avuto luogo a metà novembre 2020”, cita il rapporto EFE. Secondo il documento citato, “un’analisi delle condizioni dei reparti di terapia intensiva alla fine (ultima) dell’anno potrebbe ridurre il fatto che a metà dicembre c’è stata una fase di riconsiderazione dell’epidemia”, che non è stata riscontrata. Calcolato sulle riserve nazionali a causa del numero limitato di test eseguiti durante quel periodo.
Poco prima di Natale la curva della malattia ha ripreso a salire, come testimonia il fatto che il numero di pazienti in terapia intensiva non è diminuito come previsto: questo numero è rimasto stabile, attestandosi intorno ai 2.580 casi.
Un altro aspetto che influisce sul calcolo è che inizialmente sono stati presi in considerazione solo i test di tipo PCR durante la compilazione della valutazione, ma in seguito il Ministero della Salute ha anche accettato di test rapidi, a causa dei quali il codice di infezione è diminuito drasticamente.
L’Istituto Italiano di Alta Sanità afferma che il rapporto è corretto
Bola Stephanelli, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, ha confermato che la valutazione migliorata era “fattibile” perché “i casi spesso sottostimati all’interno del sistema di monitoraggio vengono generalmente diagnosticati e segnalati”.
La valutazione fatta nel rapporto dei servizi segreti italiani, secondo cui le attuali epidemie sono due volte più accurate, è “corretta”, afferma il direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, uno dei noti epidemiologi in Italia. Andrea crisantemo.
” Penso che questa (stima) sia realistica. Secondo il rapporto, ci saranno circa 30.000 casi (epidemie) al giorno, il che è ragionevole e teniamo conto del numero di decessi registrati ”, ha detto Krishanthi a Skytg4. L’epidemiologo italiano ha sottolineato che il numero di casi di coronavirus dipende anche dal tipo di test eseguito. Se usi uno strumento meno sensibile, diventa chiaro che alcuni casi sono persi. Se si contano i test fatti in farmacia, è chiaro che tutto è distorto perché dopo questi test ci sono risultati più negativi rispetto ai test molecolari come la PCR.
Al 21 febbraio 2020, quando si è iniziato a contare i casi di COVID-19, in Italia c’erano 2.515.507 malattie e 87.381 decessi.
Autore: A.A.
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