Fonti dell’Ansamd – 7 settembre – hanno riferito giovedì che il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto contenente misure contro il Sud Italia.
Il decreto istituisce un’unica zona economica speciale che copre tutte le regioni del Sud e stanzia finanziamenti per interventi strategici nell’isola siciliana di Lampedusa.
Un’unica zona economica speciale unisce le otto zone economiche speciali esistenti in Italia (Abruzzo, Calabria, Campania, Ionio, Adriatico, Sicilia orientale, Sicilia occidentale e Sardegna) prevedendo condizioni speciali per gli investimenti, agevolazioni fiscali e semplificazione amministrativa e burocratica per promuovere meglio la crescita e lo sviluppo regionale.
Il governo ha ricevuto il via libera al progetto durante un incontro tra il ministro degli Affari europei Rafael Vito e il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Margrethe Vestager, che è anche commissario responsabile della coesione, a Bruxelles lo scorso luglio.
Il primo ministro Giorgia Meloni ha salutato questo sviluppo, affermando che rappresenta un “cambio di passo” per l’economia del Sud.
“Lo sviluppo dell’economia del Sud Italia è una priorità per il nostro governo”, disse all’epoca la Meloni.
Ma noi siamo convinti – aggiunge – che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica del lusso che non funziona, offrendo opportunità di lavoro e di crescita, rendendo queste aree del Paese competitive e attraenti per gli investimenti e le imprese.
Riguardo alle misure che colpiscono specificamente Lampedusa, il ministro della Protezione civile Nilo Musumesi ha affermato che si tratta di “una compensazione ai problemi e ai disagi di cui soffre l’isola a causa del fenomeno migratorio”.
Ha aggiunto che il decreto “prevede procedure (per realizzare) infrastrutture di importanza strategica”. (dimenticare).
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