MILANO, 13 ott. (Reuters) – I dirigenti di Telecom Italia ( TIM ) ( TLIT.MI ) si incontreranno venerdi’ su richiesta dell’istituto di credito statale CDP e dei suoi partner di prorogare la scadenza per un accordo sulla rete del gruppo telefonico italiano. Lo hanno detto due fonti vicine alla questione.
CDP, fondo infrastrutturale Macquarie e Open Fiber hanno chiesto più tempo per negoziare l’acquisto degli asset di rete di TIM, posticipando la scadenza iniziale per un accordo vincolante fissato per fine mese.
La potenziale offerta multimiliardaria fa parte di un piano a lungo termine per fondere gli asset di rete fissa di TIM con la rivale Open Fiber per creare un operatore di rete nazionale sotto il controllo di CDP.
Iscriviti ora per l’accesso gratuito illimitato a Reuters.com
OpenFibre è controllata da CDP, di proprietà del Tesoro, che detiene una partecipazione del 10% in TIM.
La scadenza originale per l’offerta non vincolante è stata soggetta a diversi ritardi ed è stata ulteriormente complicata da elezioni nazionali anticipate il mese scorso.
Anche le differenze di valutazione sono un punto critico, con il principale investitore di TIM Vivendi ( VIV.PA ) che cerca 31 miliardi di euro per sostenere un accordo, 10-15 miliardi in più rispetto alla stima di CDP, affermano le fonti.
All’inizio di questa settimana, l’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola ha incontrato Dario Scannapieco, responsabile di CDP, per discutere del nuovo orario, hanno detto le fonti.
Una nuova scadenza per un’offerta preliminare potrebbe essere fissata per la fine dell’anno con la possibilità di finalizzare un accordo vincolante nel primo trimestre, afferma una fonte, aggiungendo che sono ancora in corso prudenti consultazioni.
Telecom Italia ha rifiutato di commentare.
Finanziati dal governo uscente Mario Draghi, i piani di CDP per creare un unico campione di rete a banda larga devono ora essere riesaminati da un nuovo governo di destra, che dovrebbe essere insediato entro la fine del mese.
L’accordo preliminare include i fondi infrastrutturali Macquarie (MQG.AX) e KKR (KKR.N) che detengono partecipazioni di minoranza rispettivamente in Open Fiber e nella rete dell’ultimo miglio di TIM.
La vendita è un elemento chiave della strategia di Labriola per ribaltare l’ex monopolio telefonico pieno di debiti, che ha visto le azioni raggiungere i minimi storici giovedì.
Iscriviti ora per l’accesso gratuito illimitato a Reuters.com
Intervento di Elvira Pollina; Montaggio di Valentina Jha e Chris Rees
I nostri standard: Principi di fiducia di Thomson Reuters.
“Sottilmente affascinante social mediaholic. Pioniere della musica. Amante di Twitter. Ninja zombie. Nerd del caffè.”