Una nuova proposta di legge per reprimere gli affitti per le strutture ricettive in Italia ha acceso un acceso dibattito, con alcuni che dicono che non va abbastanza lontano mentre altri chiedono maggiore equità.
L’Italia è una delle destinazioni turistiche popolari più recenti da considerare Soppressione degli affitti turistici a breve termine di immobili residenziali nei centri storici delle città al fine di liberare più abitazioni per i residenti locali.
La proposta ha scatenato un acceso dibattito nel Paese tra i residenti, le imprese, gli albergatori, le città e il governo nazionale.
Qual è il problema con le vacanze turistiche di breve durata?
La scorsa settimana, il ministero del Turismo italiano ha pubblicato la prima bozza di una nuova legge che, a suo dire, limiterà gli affitti turistici a breve termine, comprese le offerte di Airbnb, in tutto il paese.
Mirava non solo ad affrontare la crescente carenza di alloggi a prezzi accessibili nelle principali città italiane, ma anche a fornire una soluzione parziale alla cronica sovraffollamento in molte località turistiche.
Ma in RomaNon tutti sono contenti del conto. C’è chi dice che non basta, mentre gli albergatori chiedono più equità e regole uguali per tutte le strutture.
Come potrebbero essere le nuove regole?
Un requisito di soggiorno minimo di due notti e un nuovo tipo di identificazione per gli annunci immobiliari sono tra le misure chiave incluse nell’ordinanza.
“Oggi a Roma ci sono più di 25.000 strutture ricettive. L’equivalente di 10.000 alberghi”, ha detto a Euronews Alessandro Massimo Nocara, direttore generale dell’Associazione Nazionale Imprese Alberghiere, Federalberghi.
“Per aprire un albergo bisogna chiedere un numero infinito di permessi.
“Ma quando si tratta di aprire l’equivalente di 10.000 hotel, è una storia diversa perché non tutti questi permessi sono richiesti”.
L’associazione vuole che i sindaci abbiano più potere, controllo e la capacità di punire efficacemente chi non rispetta le regole.
Ma i gestori di proprietà sono determinati a difendere le loro attività.
In che modo ciò influirà sulle opzioni di alloggio durante le vacanze?
Andrea Santolini, property manager di Spaghetti Apartments, che si occupa di 15 appartamenti nel centro di Roma, ritiene che gli hotel e gli affitti a breve termine non possano essere paragonati.
“I turisti che scelgono di soggiornare in un appartamento sono diversi da quelli che vogliono prenotare una camera d’albergo, e non sempre è a causa del budget”, ha detto.
“Spesso si preferisce un appartamento per le sue caratteristiche o ci sono ragioni precise dietro la scelta.”
Aggiunge che molte persone scelgono un appartamento per poter cucinare a casa, piuttosto che mangiare fuori tutte le sere.
Tutti sembrano essere d’accordo su un aspetto: le aziende che operano illegalmente dovrebbero essere multate.
“Siamo favorevoli a imporre sanzioni a chi non rispetta le regole e vogliamo che il ministero del Turismo si faccia carico della situazione piuttosto che lasciarla nelle mani delle autorità regionali”, Marco Silani, presidente della federazione Associazione Nazionale Affitti Brevi AIGAB, ha dichiarato.
Anche se c’è ancora molta strada da fare prima che la proposta di legge diventi legge, con il turismo che contribuisce molto all’economia italiana, avrà un impatto significativo su uno dei più grandi mercati al mondo per gli affitti a breve termine.
Guarda il video qui sopra per saperne di più.
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