sabato, Novembre 16, 2024

Il ministro dell’Economia italiano afferma che l’aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea suscita preoccupazione a Roma

Scritto da Angelo Amanti e Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) – La prospettiva di successivi aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea preoccupa i paesi fortemente indebitati come l’Italia, ha detto sabato il ministro dell’Economia europeo.

“Noi come Paese abbiamo beneficiato per diversi anni di una situazione favorevole, con tassi di interesse vicini o inferiori allo zero, e questo ora sta cambiando”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante un evento a Roma.

Giovedì la Banca Centrale Europea ha aumentato il tasso di interesse di riferimento di 50 punti base come ampiamente previsto, ma ha deluso le speranze che tali aumenti fossero giunti al termine, avvertendo invece di ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

I ministri del governo italiano di destra hanno criticato la Banca Centrale Europea, aumentando la pressione finanziaria su uno dei paesi più indebitati dell’Eurozona.

Il vice primo ministro e leader della Lega Matteo Salvini ha definito il comportamento della Bce “incredibile, sconcertante e preoccupante”, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha affermato che la mossa rischia di aiutare la Russia a minare la solidarietà occidentale con l’Ucraina.

Giorgetti, membro senior della coalizione del partito della Lega, ha affermato che l’aumento dei tassi di interesse “dovrebbe in qualche modo consigliarci di essere più prudenti in termini di finanze pubbliche e valutare le conseguenze per l’economia reale”.

Con gli alti prezzi dell’energia che incidono sull’economia, l’Italia ha stanziato circa 21 miliardi di euro nel suo bilancio 2023, attualmente in fase di approvazione in Parlamento, per aiutare le imprese e le famiglie a far fronte alle bollette di elettricità e gas nel primo trimestre del prossimo anno.

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Giorgetti ha avvertito che è “irrealistico” aspettarsi un calo delle bollette entro marzo, e ha detto che Roma sta valutando nuove misure di sollievo, compreso un piano per fissare un prezzo protetto per il consumo energetico fino al 70-80% rispetto agli anni precedenti.

Secondo lui questo meccanismo potrebbe entrare in vigore la prossima primavera con l’obiettivo di incentivare il risparmio energetico.

Giorgetti ha inoltre esortato l’UE a fornire una risposta forte e strategica all’Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti, che secondo lui rappresenta una minaccia per l’economia nazionale.

“Alcune aziende italiane stanno valutando la possibilità di spostare la produzione negli Stati Uniti sulla scia del piano IRA. Sarebbe un disastro”.

L’UE teme che il piano IRA da 430 miliardi di dollari, con le sue generose agevolazioni fiscali per la produzione interna di componenti del settore energetico, attirerà le aziende dell’UE e danneggerà le aziende europee, dalle case automobilistiche ai produttori di tecnologie verdi.

(Segnalazione di Angelo Amanti e Giuseppe Fonte; Montaggio di Angus MacSwan)

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