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Il piano climatico italiano manca di strategia finanziaria, avverte il think tank

MILANO, 21 luglio (Reuters) – L’Italia ha bisogno di investire 118 miliardi di euro all’anno per decarbonizzare la sua economia, ma manca di una strategia finanziaria per attrarre fondi da investitori privati ​​e stanziare fondi per misure specifiche, ha affermato il think tank sul cambiamento climatico ECCO.

Nel suo piano per l’energia e il clima inviato a Bruxelles questa settimana, il governo prevede investimenti complessivi per un valore di 830 miliardi di euro nel periodo 2023-2030 per eliminare gradualmente i combustibili fossili, aumentare l’uso di energie rinnovabili e ridurre le emissioni di carbonio.

“Il documento non include dettagli su quanti soldi arriveranno dal tesoro pubblico, su come attrarre investimenti privati ​​e quali incentivi e incentivi fiscali possono essere utilizzati”, ha affermato ECCO in una nota.

Il think tank con sede a Roma ha affermato che l’Italia ha bisogno di una strategia per mobilitare ingenti risorse finanziarie private insieme a fondi pubblici disponibili attraverso il Recovery and Resilience Facility (RFF) della Commissione europea e i programmi REPowerEU.

L’Italia riceverà 191,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti a basso costo fino al 2026 dalla RRF dell’UE, vista come un’opportunità irripetibile per rilanciare l’economia lenta.

Tuttavia, l’inefficienza burocratica e la mancanza di competenze nella gestione di tali programmi rendono difficile per il paese utilizzare i fondi dell’UE in modo tempestivo.

ECCO chiede al governo di essere più ambizioso nelle fonti di energia rinnovabile, eliminando gradualmente il gas naturale e il carbone e passando alle auto elettriche.

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Il ministero dell’Energia, che ha recentemente difeso il progetto dalle critiche sul suo obiettivo di emissioni, ha rifiutato di commentare il rapporto di ECCO.

L’Italia negozierà ora con la Commissione Europea il piano, che punta a giungere a una versione vincolante entro giugno 2024.

($ 1 = 0,8988 euro)

Reportage di Francesca Landini e Giuseppe Fonte Montaggio di Keith Weir

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