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Il produttore di camion Iveco revoca la direttiva 2022 ed esce dalla joint venture russa

I dettagli dell’introduzione del camion Iveco sono illustrati durante una conferenza stampa a Torino, in Italia, il 13 luglio 2022. REUTERS/Massimo Benca

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MILANO (Reuters) – Il produttore di autocarri Iveco ha alzato giovedì la previsione per l’intero anno dopo un secondo trimestre forte grazie alla performance resiliente delle sue operazioni industriali e al miglioramento della redditività della sua unità di servizi finanziari.

Il gruppo italiano, che si è separato dalla precedente capogruppo CNH Industrial (CNHI.MI) all’inizio di quest’anno, vede ora un utile consolidato per l’intero anno prima di interessi e tasse (EBIT) di € 400-420 milioni ($ 409-429 milioni) e aumentare del 3-4% i ricavi netti delle operazioni industriali.

Iveco è stata guidata all’inizio di quest’anno da utili rettificati per l’intero anno di 350-370 milioni di euro e da mantenere i ricavi netti delle attività industriali stabili o in crescita del 3% rispetto al 2021.

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Il miglioramento delle indicazioni arriva anche se Iveco ha registrato un leggero calo dell’utile del secondo trimestre, con ricavi in ​​aumento dell’1,5% a 3,4 miliardi di euro.

Iveco ha affermato che l’ambiente operativo rimane “difficile” a causa delle restrizioni nella catena di approvvigionamento globale, dei prezzi elevati delle materie prime e delle forniture energetiche, tutti fattori esacerbati dal conflitto russo-ucraino in corso.

La società ha aggiunto di essere uscita da un progetto di assemblaggio russo congiunto, Iveco AMT, il 20 luglio.

Sebbene Russia e Ucraina non siano “una parte materiale dell’attività del gruppo”, Iveco ha affermato di “monitorare da vicino” l’impatto del conflitto sui propri dipendenti e su tutti gli aspetti della propria attività.

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(1 dollaro = 0,9781 euro)

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(Reporting di Giulio Biovacari), Scrittura di Gianluca Cimraro, Montaggio di Agnieszka Flack

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