sabato, Novembre 16, 2024

Il ritiro di Domino dall’Italia non riesce a conquistare la casa della pizza | Italia

Dopo aver fallito nel rilevare la casa della pizza italiana, Domino’s Pizza è uscita dal mercato italiano.

La catena di fast food statunitense si è ritirata dall’Italia sette anni dopo che la sua attività è stata duramente colpita dalla pandemia di coronavirus, costringendo le tradizionali pizzerie italiane ad adottare i propri servizi di consegna.

L’azienda ha lanciato piani ambiziosi per aprire 880 punti vendita in tutto il paese entro il 2030, sperando di conquistare i clienti italiani con pizza condita con ananas. Da allora ha aperto 29 filiali, che ora sono tutte chiuse.

Il proprietario di ePizza ePizza, che ha dichiarato fallimento nell’aprile di quest’anno, ha sospeso i servizi di consegna dal 20 aprile, secondo un sito web di cibo italiano. Acrodoliriportato per la prima volta la storia all’inizio di questo mese.

La prima uscita di Domino in Italia è stata a Milano nel 2015, prima di passare ad altre città tra cui Torino, Bologna, la Birmania e la capitale Roma.

Tuttavia, non è arrivato a Napoli, la città meridionale dove è stata creata la pizza margherita.

«Se solo fosse stato così strano [Domino’s] Lavoravo qui”, ha detto Gino Sorbillo, proprietario di una pizzeria in città. “Napoli è un mercato specifico: è tradizione, identità… non avrebbe funzionato se l’unico obiettivo fosse fare soldi”.

Domino’s Pizza è stata portata in Italia da un imprenditore di nome Alessandro Lazzaroni. La mossa segue un’impresa culinaria altrettanto audace anni prima, quando McDonald’s aprì il suo primo negozio a Bolzano nel 1985.

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Lazzaroni all’epoca disse che gli italiani erano “molto appassionati di cibo”, ma credeva che le “due grandi qualità” della qualità italiana e la capacità di fornire cibo americano potessero unirsi per avere successo.

L’impresa inizialmente ebbe successo, ma alla fine non riuscì a competere, con le pizze dei ristoranti italiani che costavano solo € 5 (£ 4,22) e ampiamente disponibili nei negozi. Pizza al taglio (Pizza al trancio) anche meno.

Lazzaroni, ex direttore generale di Burger King in Italia, ora lavora al ristorante Crazy Pizza nella appariscente Via Veneto di Roma, di proprietà dell’ex capo del team di Formula 1 Flavio Briatore.

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