Gli amministratori delegati di Eni, Mondis e Terna hanno delineato l’approccio strategico dell’Italia all’Africa attraverso il Piano Mattei, sottolineando l’importanza di partnership e investimenti per la crescita economica a lungo termine. Nell’ambito del piano, il Ministro Urso è in Eritrea per rafforzare le relazioni bilaterali
Punto di vista aziendale. Secondo Claudio Descalzi, amministratore delegato della compagnia petrolifera italiana Eni, l’Italia deve assumersi dei rischi e formare partenariati con i paesi africani per stimolare la crescita a lungo termine. investimento Promuovere la crescita strutturale. Nel suo intervento oggi a Milano, ha illustrato il nuovo approccio dell’Italia al continente africano, nel quadro del Piano Mattei, e ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Italia nel continente africano. settore privato.
- Giampiero Massolo, amministratore delegato di Mondis (ex Atlantia), un gruppo italiano di infrastrutture, ha osservato che il piano di Mattei potrebbe funzionare solo con un coordinamento più ampio a livello UE o con partner internazionali. “Dobbiamo presentare il piano all’Europa”, ha detto Massolo, ex segretario generale del Ministero degli Esteri italiano e direttore generale dei servizi segreti italiani.Dipartimento per le informazioni sulla sicurezza).
- Per questo motivo il Governo italiano è già al lavoro per integrare il Piano Mattei con il quadro più ampio delle iniziative europee di sviluppo, tra cui Horizon Europe.
- In qualità di attuale presidente del G7, l’Italia ha ribadito il Piano Mattei nel comunicato finale del vertice del G7, collegandolo ad altre iniziative come il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali guidato dagli Stati Uniti.
Energia al centro. Nella sua analisi del mercato energetico, Descalzi ha osservato che “il mondo ha già definito il suo posto in base all’energia che possiede”. Ha sottolineato che l’America è autosufficiente, la Russia ha energia in abbondanza ma non ha un mercato, mentre l’Europa ha un mercato ma non pensa all’energia su scala globale.
- Descalzi ha affermato che l’Africa rappresenta un’occasione d’oro per l’Europa per garantire il proprio approvvigionamento energetico. Tuttavia, ha avvertito che la mancanza di lungimiranza strategica ostacola la possibilità di una forte cooperazione UE-Africa.
- In questo contesto Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato del gestore della rete elettrica italiana Terna, ha annunciato il lancio della “Terna Innovation Zone” in Tunisia in partnership con la società tunisina STEG, con la quale Terna realizzerà il collegamento elettrico Elmed. Questo progetto sarà il primo grande progetto con un paese extra-UE ad essere approvato per il finanziamento da parte della Commissione Europea.
Nell’ambito delle iniziative del Piano Mati… Adolfo Orso, Ministro italiano dell’Economia e dell’Industria in Italia, è arrivato oggi in Eritrea per colloqui ad alto livello dopo i suoi incarichi in Algeria, Egitto, Libia e Tunisia.
- Ha incontrato il presidente eritreo Isaias Afwerki e i principali ministri del governo, compresi quelli che sovrintendono agli affari esteri, al commercio, all’industria, ai trasporti, alle comunicazioni e alla sanità, insieme al commissario per la cultura e lo sport.
- Questa visita fa seguito alla visita del Presidente Afwerki a Roma lo scorso gennaio e alla partecipazione del governo eritreo al Summit italo-africano.
- L’obiettivo principale della delegazione italiana è rafforzare le relazioni bilaterali ed espandere le attività delle aziende italiane in diversi settori vitali, tra cui sanità, infrastrutture, logistica portuale, trasporto aereo, energie rinnovabili, estrazione mineraria, tessile, agricoltura e agroalimentare.
Relazione complicata. L’Eritrea e l’Italia condividono legami culturali e politici profondamente radicati, con la lingua italiana ancora ampiamente parlata e le influenze architettoniche e artistiche italiane evidenti. L’Italia rimane il secondo fornitore dell’Eritrea e la nona destinazione per le esportazioni eritree.
- Tuttavia, il paese ha rafforzato i suoi legami commerciali e politici con la Cina, in particolare con la Russia, come dimostra il fatto che l’Eritrea è stato l’unico paese africano a votare contro due risoluzioni delle Nazioni Unite che condannano l’invasione russa dell’Ucraina.
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