Il presidente della FIFA Gianni Infantino stava lavorando per organizzare la Coppa del Mondo in Arabia Saudita già nel 2020. Lo ha rivelato il giornalista investigativo del New York Times Tariq Banga.
È un altro duro colpo per i funzionari del calcio australiano che speravano di vincere la Coppa del Mondo maschile del 2034 dopo aver ospitato con successo la Coppa del Mondo femminile del 2023.
L’Australia si è ritirata dall’offerta il mese scorso dopo un processo sorprendentemente rapido, durato almeno tre anni, durante il quale l’Arabia Saudita ha lanciato la sua offerta pochi minuti dopo che la FIFA aveva annunciato di aver accettato le offerte, e il presidente dell’AFC ha fatto seguito con una parola di sostegno. Dichiarazione ore dopo
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Ma Infantino, che ha preso il potere alla FIFA promettendo una nuova era libera dallo scandalo di corruzione del 2015 che ha offuscato l’immagine dell’organizzazione, aveva già lavorato dietro le quinte per “orientare” il torneo verso il ricco paese arabo, secondo il rapporto. . .
L’articolo, che descriveva il presidente della FIFA come l'”uomo interno” saudita, riportava che Infantino aveva incontrato il primo ministro italiano Giuseppe Conte nel settembre 2020 – la sua prima visita fuori dalla Svizzera dall’inizio della pandemia di Covid – e aveva creato un incontro unico tra tre continenti. offerta nel 2030.
All’incontro – Che è stato pubblicato dalla FIFA – Infantino ha detto che vuole che l’Italia sia l’ospite europeo, con l’Arabia Saudita che rappresenta l’Asia e l’Egitto che rappresenta l’Africa, con gli egiziani che già sostengono il piano.
Tuttavia, Conte non poteva accettare l’idea perché le relazioni italiane con l’Egitto erano tese a causa dell’uccisione di un giovane giornalista italiano al Cairo nel 2016 e delle continue preoccupazioni sul ruolo dell’Arabia Saudita nell’uccisione del giornalista del Washington Post Jamal Khashoggi.
Infantino ha presentato il piano anche alla Grecia, facendo diversi tentativi per sostenere gli investimenti sauditi nello sport.
“Come possiamo controllare che la crescita del gioco e i valori aprano la strada, e non le relazioni personali?” Lo afferma nel rapporto Lise Klavenes, presidente della Federcalcio norvegese e critica della governance della FIFA.
La FIFA ha affermato che non si è verificato nulla di inappropriato nel processo di candidatura per la Coppa del Mondo e che Infantino non ha “avviato o avviato” discussioni con i paesi sul piano dell’Arabia Saudita.
Alla fine, il torneo del 2030 è stato assegnato a tre continenti – Europa, Africa e Sud America – garantendo che l’Asia sia l’unica opzione realistica per ospitare l’evento del 2034, che si terrà in Arabia Saudita.
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