Roma (Afp) – Il Senato italiano ha approvato il bilancio 2022, il primo della coalizione del premier Mario Draghi, per tagliare le tasse per aiutare l’economia colpita dal coronavirus e quelle a basso reddito.
Il bilancio è stato presentato a ottobre, e approvato dal Senato giovedì sera a ieri con 215 voti favorevoli, 16 contrari e nessuna astensione.
Ora deve essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti entro la fine dell’anno.
Draghi, l’ex capo della Banca centrale europea, ha detto ai giornalisti che i principali beneficiari “sono persone stipendiate e pensionati con redditi e mezzi bassi”.
L’Italia è stato il primo paese dell’Unione Europea (UE) a sperimentare un grave focolaio di COVID-19 all’inizio del 2020.
32 miliardi di euro (36 miliardi di dollari USA) sono stati stanziati per rilanciare l’economia e sostenere le imprese e le famiglie in difficoltà a causa dell’impennata dei casi di coronavirus.
Gli scaglioni di imposta sul reddito sono stati ridotti a quattro delle attuali cinque categorie con esenzioni finanziarie per chi ha salari più bassi.
I maggiori benefici saranno per le persone della terza categoria – ovvero con uno stipendio annuo compreso tra 28mila e 50mila euro – le cui aliquote fiscali scenderanno al 35 per cento dal 38 per cento.
Al contrario, le aliquote fiscali per le persone che guadagnano 50.000 euro e oltre il 41 per cento saliranno al 43 per cento, ovvero l’aliquota più alta che in precedenza si applicava ai redditi superiori a 75 mila euro.
Il bilancio ha inoltre esentato circa 835.000 imprenditori dal pagamento di una tassa regionale per le imprese indipendenti e ha stanziato 3,8 miliardi di euro nel 2022 per aiutare le famiglie a far fronte ai maggiori costi energetici.
“Siamo pronti ad aggiungere risorse supplementari se la spirale dei prezzi non si stabilizza”, ha detto Draghi.
Il leader italiano ha dichiarato questa settimana che il Paese “ha raggiunto tutti i 51 obiettivi” necessari per qualificarsi per la prossima tranche di circa 200 miliardi di euro stanziata per l’Italia come parte del fondo post-virus dell’UE.
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