venerdì, Novembre 15, 2024

Il Tesoro italiano sta tirando fuori il mercato dei crediti inesigibili da Reuters

Di Giuseppe Fonte

ROMA (Reuters) – Il Tesoro italiano non ha intenzione di adottare misure per incidere sul mercato del debito inesigibile da 307 miliardi di euro (328 miliardi di dollari), ha detto mercoledì una fonte del ministero, dopo che alcuni legislatori al potere hanno ripresentato una misura per proteggere i mutuatari se rimangono indietro rimborsi. Prestiti bancari.

La proposta parlamentare è stata presentata da quattro deputati del partito Fratelli d’Italia del presidente Giorgia Meloni e rischia di ricreare incertezza tra gli investitori.

Tuttavia, la fonte ha chiarito che l’emendamento non è stato sostenuto dal Ministero dell’Economia, il che ha aperto la strada ad un rifiuto formale in una fase successiva.

Il mercato italiano dei crediti deteriorati è il più grande d’Europa. Il modo in cui funziona è che gli investitori acquistano pacchetti di prestiti deteriorati con uno sconto dalle banche interessate a eliminarli dai loro bilanci.

Tali investitori cercano quindi di recuperare denaro dai mutuatari originali, a volte utilizzando società di recupero crediti come DoValue, quotata a Milano, che opera in Grecia e Penisola Iberica.

La legge, che i politici hanno già proposto agli investitori in agosto, darebbe ai mutuatari il diritto di rimborsare il loro prestito originale al prezzo a cui la banca mutuataria lo ha venduto, più un modesto premio del 20%.

Tutti e quattro i legislatori stanno cercando di rilanciare un emendamento già respinto a settembre, con l’obiettivo di rendere la legge iniziale più facile da applicare.

Se le modifiche proposte verranno approvate, le banche saranno costrette a includere il costo dei prestiti personali nei contratti di vendita delle sofferenze, anche se venduti in blocco.

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Pertanto, se i contratti non rispettano i nuovi requisiti, gli investitori non possono intraprendere azioni legali per riscuotere i crediti inesigibili dai mutuatari.

Nella vendita all’ingrosso di crediti, il prezzo rilevante sul mercato è il prezzo dell’intero portafoglio, che è la media dei prezzi dei singoli crediti.

Quando l’emendamento è stato presentato per la prima volta in parlamento, gli investitori hanno detto a Reuters che era improbabile anticipare in modo significativo il prezzo dei prestiti personali.

I tentativi di cambiare le regole del gioco con effetto retroattivo sono considerati dannosi e a quel punto le persone vengono incluse.

La Meloni ha scioccato i mercati in agosto annunciando una tassa una tantum del 40% sui tassi di interesse netti delle banche, hanno detto i banchieri. Il governo ha successivamente modificato la misura per dare alle banche la possibilità di aumentare le proprie riserve invece di pagare il prelievo.

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