Nelle 14 aree metropolitane italiane vivono circa 3,8 milioni di bambini e adolescenti tra 0 e 19 anni, ovvero due quinti di questa fascia di età, e la maggior parte di questi vive in aree svantaggiate, prive di spazio, motivazione e opportunità. In una dichiarazione rilasciata lunedì da Save the Children, Ajournews Lo riferisce citando l’ANSA.
Secondo il rapporto ‘Making Room for Growth’, pubblicato in occasione del lancio della campagna di sensibilizzazione ‘Qui Vivo’, 33 dei 114 comuni che compongono queste megametropoli presentano elevati fattori di svantaggio, come basso reddito e scarso accesso all’alloggio e all’istruzione. ‘ (vivo qui) sulla situazione dei bambini e degli adolescenti che vivono nelle periferie geografiche, sociali ed educative dell’Italia.
In questi stessi ambiti, il rapporto rileva che 240 istituti scolastici sono a rischio di “ridimensionamento”.
Il governo del Primo Ministro Giorgia Meloni si è impegnato ad affrontare la criminalità minorile, le questioni giovanili e la “povertà educativa” dopo una serie di crimini di alto profilo che hanno coinvolto minori in aree urbane svantaggiate, tra cui Caivano vicino a Napoli e Palermo in Sicilia.
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