Produrre energia e carburante per auto dai rifiuti animali: sembra troppo bello per essere vero, ma è quello che sta succedendo in questa fattoria vicino a Piacenza, nella regione dell’Emilia Romagna.
L’azienda conta 600 mucche e produce una grande quantità di latte. Ma in aggiunta, l’azienda a conduzione familiare si è diversificata in nuove aree.
“Negli ultimi anni abbiamo avviato un progetto che ci permette di produrre energia rinnovabile e creare una vera economia circolare”, afferma la titolare Nicoletta Cella.
“Ciò significa che l’energia può essere prodotta da rifiuti animali e di bestiame, nonché da sottoprodotti agricoli”.
Dietro la fattoria, uno speciale sistema estrae il biometano dai rifiuti animali e lo trasporta direttamente al fronte, dove i clienti aspettano alla pompa per ottenere gas a buon mercato.
Il trasporto di questo gas naturale rinnovabile o RNG è diretto, in quanto il gas viene trasportato dal produttore al consumatore attraverso un gasdotto di pochi metri.
“Stiamo producendo carburante biosostenibile dai rifiuti del nostro bestiame e l’idea che noi, come azienda agricola, possiamo immetterlo nel sistema di trasporto è molto eccitante a livello personale”, ha affermato Cella.
La stazione di servizio è stata aperta lo scorso febbraio, settimane prima che la Russia invadesse l’Ucraina, prima che i prezzi dell’energia e del carburante aumentassero vertiginosamente.
L’iniziativa fornisce anche una soluzione per la gestione delle emissioni di gas metano oltre ad affrontare la crisi energetica.
Secondo la Commissione europea, contribuiscono in modo massiccio al cambiamento climatico e il settore zootecnico è un importante contributore.
Questo gas serra ha maggiori proprietà di intrappolamento del calore rispetto all’anidride carbonica e intrappola 84 volte più calore in 20 anni rispetto all’anidride carbonica.
L’anno scorso, una coalizione di paesi ha firmato il primo impegno globale a ridurre le emissioni di metano di almeno il 30% al di sotto dei livelli del 2020 entro il 2030 alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP26 a Glasgow.
La politica agricola comune (PAC) può svolgere un ruolo importante e ha il potenziale per sostenere meglio una migliore gestione dei fertilizzanti e la produzione di biogas.
Per ora, questa azienda agricola italiana ha trovato un modo sostenibile per combattere la crisi, dal campo alla pompa.
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