sabato, Novembre 23, 2024

Israele ordina una nuova ondata di evacuazioni a Rafah poiché le scorte di cibo stanno per esaurirsi

Israele ha ordinato a decine di migliaia di palestinesi che si erano rifugiati nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, di evacuare le proprie case, prima dell’attacco pianificato.

Il terzo orientale di Rafah è stato ora evacuato.

L’esercito israeliano afferma che finora circa 300.000 abitanti di Gaza si sono spostati verso Al-Mawasi.

Le agenzie umanitarie stimano che l’ordinanza di sabato colpisca almeno altre 40.000 persone, molte delle quali fuggono in campi già affollati.

Più di un milione di palestinesi si stanno rifugiando nei campi di Rafah per sfuggire ai combattimenti altrove durante la guerra che dura da sette mesi.

Israele insiste nel procedere con l’operazione militare a Rafah, dove afferma che si sono schierate le brigate di Hamas.

Palestinesi sfollati si preparano a evacuare il loro campo dopo che le forze israeliane hanno lanciato un’operazione di terra e di aria nella parte orientale di Rafah.(Reuters/Hossam Al-Masry)

Gli Stati Uniti, il più stretto alleato di Israele, sollecitano da settimane Israele a non entrare a Rafah.

Venerdì la Casa Bianca ha dichiarato di seguire gli sviluppi “con preoccupazione”.

L’amministrazione Joe Biden ha confermato questa settimana di aver temporaneamente sospeso una spedizione di migliaia di bombe a causa delle preoccupazioni sull’invasione israeliana di Rafah.

L’esercito israeliano ha inoltre ordinato l’evacuazione ai residenti palestinesi e agli sfollati attorno a Jabalia, nel nord di Gaza.

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L’IDF afferma che Hamas si è riorganizzato nell’area precedentemente presa di mira.

Il Ministero della Sanità palestinese ha affermato che almeno 37 persone, 24 delle quali provenienti dal centro di Gaza, sono state uccise in attacchi aerei notturni.

Un uomo e tre uomini più giovani stanno spostando un rimorchio pieno di merci avvolte in coperte.

L’esercito israeliano afferma che finora circa 300.000 persone hanno lasciato Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.(Reuters/Hatem Khaled)

A corto di cibo

Le organizzazioni umanitarie affermano che la chiusura di due principali valichi di frontiera significa che il cibo e gli aiuti nel sud di Gaza finiranno.

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