In breve
Questa pubblicazione contiene gli ultimi sviluppi occupazionali in Italia.
Contenuto
Nuove leggi e regolamenti
Nuove norme europee sulla presenza di amianto nei luoghi di lavoro
Il Parlamento Europeo ha approvato nuove norme per tutelare i lavoratori dai rischi per la salute legati all’amianto. È stata adottata una nuova direttiva per abbassare significativamente i limiti di esposizione dei lavoratori all’amianto e per utilizzare una tecnologia moderna e precisa per rilevare la presenza di fibre fini. Il limite di esposizione professionale obbligatorio (OEL) sarà dieci volte inferiore a quello attuale. Inoltre, i lavoratori devono indossare dispositivi di protezione individuale, respiratori e indumenti puliti per essere sicuri. Verranno inoltre introdotte procedure di pulizia e formazione di alta qualità.
Diritti sindacali dei lavoratori temporanei
Alla luce della clausola di parità di trattamento tra lavoratori temporanei e dipendenti, il Ministero del Lavoro italiano ha chiarito che i lavoratori interinali godono degli stessi diritti sindacali riconosciuti dai contratti collettivi nazionali di cui gode il datore di lavoro. Azienda.
Sviluppi giurisprudenziali
Un manager che insulta i colleghi può essere licenziato per giusta causa
La Corte di Cassazione italiana ha stabilito che un dipendente che è gerarchicamente superiore agli altri dipendenti e agisce senza rispetto della dignità e professionalità dei colleghi può essere licenziato legalmente per giusta causa, anche se il comportamento non costituisce molestia. In questo caso, la Corte Suprema ha ritenuto legale licenziare un direttore d’ufficio che aveva dato pacche sulla spalla a un collega e fatto commenti sgradevoli a un altro dipendente.
I caregiver hanno il diritto di trasferirsi più vicino ai loro parenti disabili
La Corte di Cassazione ha ritenuto che, in caso di trasferimento, il lavoratore che accudisca un familiare disabile ha diritto al trasferimento in un luogo di lavoro più vicino al familiare coadiuvante se vi è posto vacante e la richiesta del dipendente è compatibile con l’attività aziendale. requisiti.
Il tribunale del lavoro può fissare il salario minimo
Recentemente in Italia si è discusso molto della possibilità di introdurre un salario minimo fissato per legge. Sullo stesso tema si è pronunciata anche la Corte di Cassazione italiana, affermando la necessità di rispettare i principi costituzionali in materia di retribuzione, e in particolare di garantire che la retribuzione del dipendente assicuri a sé e alla propria famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Nello specifico, in una recente sentenza, la Corte di Cassazione ha ritenuto che il Tribunale del Lavoro debba verificare se la retribuzione del dipendente sia proporzionata al lavoro svolto; Per fare ciò, il giudice deve prima guardare alle disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro, ma può discostarsi da esse se le retribuzioni non sono ritenute adeguate. In questo caso, il giudice può utilizzare altri contratti collettivi o indicatori economici o statistici come parametri per determinare il salario minimo corretto.
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