sabato, Novembre 16, 2024

Italvolt firma protocollo d’intesa per la gigafactory italiana

Il produttore italiano di batterie Italvolt ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per una Gigafactory pianificata da 45 GWh a Scarmagno, in Italia.

Lo scopo del Protocollo d’Intesa è quello di coordinare le attività e le procedure dei firmatari per l’azione gestionale più efficiente relativa alla costruzione della Gigafactory. Edificata sull’ex sito Olivetti di Scarmagno e Romano Canavese.

Italvolt prevede di iniziare la produzione di batterie agli ioni di litio nella seconda metà del 2024 e si prevede che impiegherà fino a 3.000 persone su un’area totale di un milione di metri quadrati per fornire 45 GWh di capacità produttiva. La Gigafactory di Scarmagno e Romano Canavese collocherà il Piemonte e l’Italia tra i più importanti attori dell’industrializzazione verde e del movimento sostenibile In Europa.

“Dopo la presentazione del piano preliminare e la sua approvazione all’inizio del 2022, la firma del protocollo d’intesa garantisce il rapido avanzamento del progetto continuando a collaborare con tutti gli enti locali”, ha affermato. Lars Karlstrom, Fondatore e amministratore delegato di Italvolt.

“Firma di questo protocollo”, ha commentato Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Sirio e l’Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Tronsano, “La Gigafactory di Scormagno è una chiara dimostrazione di quanto sia sempre più robusta. L’esempio migliore.

“La Città svolgerà un ruolo chiave nel processo di accreditamento dello stabilimento del Metropolitano de Torino”, ha affermato. Sonia Camperzano, Assessore allo Sviluppo economico, “in collaborazione con Regione Piemonte e Comuni. Per noi fare rete è il modo migliore per migliorare il territorio. In questo progetto vediamo le potenzialità per il raggiungimento degli obiettivi occupazionali e di sviluppo nel Canavese, ma vediamo anche la promozione dell’energia sostenibile per il movimento.

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Con il fondatore di Italvolt”, ha commentato Stefano Certoli, sindaco del comune di Ivria, “Dal primo incontro a Ivria, c’è stata un’immediata comprensione che ha portato al rispetto reciproco e a una stabile relazione di conversazione. Sono lieto che le altre aziende coinvolte, oltre a condividere il progetto, abbiano avviato una proficua collaborazione. Il Protocollo d’Intesa rappresenta un passo fondamentale per rispettare i tempi di realizzazione di un progetto industriale che segna l’inizio di un’era per il nostro territorio. La location scelta è sicuramente strategica, sull’asse viario che dall’Italia porta al centro Europa. Sono orgoglioso che questo possa continuare”.

Elizabeth Piccoli, Vicesindaco del Comune di Ivriaha aggiunto: “Sono lieto di aver assistito alla nascita di questo importantissimo progetto per il nostro territorio e di aver firmato il protocollo, poiché riflette il processo coeso tra i dirigenti che devono muoversi rapidamente con imprenditori fermi e coraggiosi come Lars Karlstrom per creare 3.000 posti di lavoro e attività correlate È un obiettivo per il quale lavoriamo tutti insieme e in cui crediamo.

“Credo di essere stato il primo sindaco a incontrare Lars Karlstrom e Italvolt”, ha detto. Adriano Crosino, sindaco del comune di Skormagno. “Mi ha colpito la sua determinazione e il piano che è riuscito a superare con le sue parole. La prima domanda che gli ho rivolto è stata sulla sicurezza e l’ambiente. La risposta è stata esauriente e immediata. Aveva già posto la domanda e messo il problema in davanti alla soluzione. Alle parole sono seguite le azioni. E l’impegno a continuare la costruzione della Gigafactory fino a quando non saranno concordati l’essenziale Protocollo d’Intesa e il Calendario. L’economia canavesana e il motore trainante migliore e più complesso, importante e necessaria piano per il riavvio della macchina in Piemonte.Tornerà, magari anche oltre i suoi confini.Serve assolutamente un nuovo e potente lavoro motivante e di benessere Verrà fornito in una zona impoverita”.

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“Comune di Romano Canavez”, ha commentato Il sindaco Oscarino Ferrero“Il Protocollo d’Intesa Italovolt per Gigafactory vede questo come un momento importante per lo sviluppo di una nuova realtà economica e un momento importante per la ripresa di un’area come il Canavese. Le grandi aziende nazionali hanno recentemente perso opportunità sociali e occupazionali.

In particolare, vista l’importanza e la complessità del progetto, il Protocollo d’Intesa prevede l’istituzione di un Piano Tecnico di Coordinamento guidato da un Rappresentante Regionale con il compito di coordinare e supportare le diverse funzioni aziendali coinvolte. Per un’azione di gestione efficiente. Inoltre, considerato l’interesse pubblico connesso al progetto e la scadenza per l’avvio della produzione di Italvolt prevista entro il 2024, i firmatari si sono impegnati a compiere ogni ragionevole sforzo per completare l’iter entro sette mesi dalla presentazione della domanda. giugno 2022.

La Regione Piemonte, a nome di tutti i firmatari, lavorerà con Italvolt per intensificare le trattative già in corso con il Ministero dello Sviluppo Economico e altri Ministeri competenti, e per individuare misure di sostegno e finanziarie per il progetto. PNRR.

In qualità di sostenitrice dell’iniziativa e del progetto, la stessa Italvolt aderisce al Protocollo d’Intesa. Ivrea SUAP (Sportello unico attività produttive) è un ente preposto alla realizzazione delle pratiche urbanistiche e edilizie di progetto ed è di competenza dei comuni di Scarmagno e Romano Canavese.

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